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Orologio dell'Apocalisse, mancano "due minuti" alla fine del mondo

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Le lancette dell'orologio dell'apocalisse rimangono ferme alle 23.58. Le previsioni degli scienziati non sono rosee e il pericolo è imminente

Anche per il 2019 la scelta è stata di non spostare le lancette del Doomsday Clock, l’orologio dell’Apocalisse, e lasciarle a due minuti dalla fine del mondo. Non si tratta ovviamente di una previsione o di una profezia, ma semplicemente di un monito. L’iniziativa infatti è stata pensata dagli
scienziati della Bulletin of the Atomic Scientist dell’Università di Chicago per segnalare metaforicamente il tempo che manca all’arrivo dell’Apocalisse.

Il monito del Doomsday Clock

L’iniziativa degli studiosi di Chicago segnala il tempo che manca all’arrivo dell’Apocalisse e rappresenta un vero e proprio segnale di pericolo, che tiene in considerazione eventi come pericoli atomici e cambiamenti climatici. A seconda di quanto le lancette sono lontane dalla mezzanotte, si ha la percezione di quanto sia vicino un reale pericolo per l’umanità e il pianeta. Il divario massimo è stato di 17 minuti tra il 1991 e il 1995. A partire dal 2018, però, le lancette si sono stabilizzate sulle 23.58 e l’arrivo del nuovo anno non ha portato alcun cambiamento, lasciando il conto alla rovescia fermo a meno 2 minuti.

Vicini alla fine del mondo

La scelta di non spostare le lancette è dettata dalla previsione, fatta dagli scienziati, di future crisi internazionali tra Russia e Stati Uniti, di tensioni geopolitiche in diverse parti del mondo, a cui si aggiungono l’inquinamento e lo scioglimenti dei ghiacci, che già da tempo versano in condizioni
drammatiche. Gli scienziati hanno addirittura definito l’epoca in cui stiamo vivendo come “Il nuovo anormale”.

Per un altro anno dunque l’orologio rimarrà fermo a meno due minuti dall’ora X, e l’unico modo per fare sì che il prossimo anno le lancette si spostino è sperare che l’umanità si renda conto dei suoi errori e cerchi di riparare.