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Attesa per il transito di Mercurio: occhi al cielo l'11 novembre

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Il prossimo lunedì 11 novembre Mercurio effettuerà un transito davanti al Sole. Un evento relativamente raro che accadrà di nuovo soltanto nel 2032.

Il mondo dell’astronomia è in fermento per l’evento che caratterizzerà questo mese di novembre 2019, vale a dire il prossimo transito di Mercurio che avverrà lunedì 11. Il pianeta più interno del sistema solare effettuerà infatti un transito proprio davanti alla nostra stella, rendendosi così visibile per poco meno di sei ore durante la giornata. Si tratta di un evento relativamente raro in a livello astronomico: il precedente transito è avvenuto nel 2016, mentre per il prossimo bisognerà aspettare fino al 2032.

Transito di Mercurio, dove vederlo?

Il transito del pianeta sarà visibile dagli abitanti della Terra come un piccolo puntino nero che attraversa il diametro del disco solare. Il fenomeno non sarà però visibile con la stessa intensità da tutte le parti del mondo: la zona del Sud America, dei Caraibi, della costa Est degli Stati Uniti e l’estremità occidentale dell’Africa saranno infatti quelle dove il transito sarà visibile in tutta la sua interezza.

In Europa – Italia compresa – invece il transito risulterà visibile al tramonto e sono nella sua parte iniziale mentre in Messico, Canada e negli Stati Uniti centrali e occidentali sarà visibile nella sua parte finale durante le prime ore del giorno. Le zone del mondo dove infine il transito non sarà purtroppo visibile sono quelle dell’Oceania e di gran parte del continente asiatico.

Le precauzioni per la visione

Per vedere il fenomeno in maniera consona sarà necessario utilizzare un telescopio o perlomeno un binocolo, al fine di poter scorgere la piccola sagoma di Mercurio davanti al Sole. Gli esperti però avvertono gli appassionati astrofili di munirsi di appositi filtri solari, così da osservare la nostra stella in tutta sicurezza come già avviene ad esempio durante le eclissi solari. Guardare il Sole direttamente ad occhio nudo può infatti comportare seri danni agli occhi, compresa la cecità. Si consiglia inoltre di controllare su internet se nella vostra città sono state organizzate osservazioni pubbliche del fenomeno.