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Ottobre 2020, torna l’ora solare: sarà per l’ultima volta?

Ora solare 2020, ultima volta del cambio?

L’ora solare torna in vigore nella notte tra il 24 e il 25 ottobre ma, dopo 54 anni, questa potrebbe essere l’ultima volta.

L’ora solare porterà indietro di un’ora gli orologi degli italiani nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2020, spostando le lancette dalle 3:00 alle 2:00 e regalando sessanta minuti di sonno extra. Il passaggio implicherà, per i prossimi mesi, una maggiore quantità di luce al mattino mentre farà buio prima la sera, segno palese che l’inverno è ormai alle porte.

Il 2020, però, potrebbe rivelarsi l’ultimo anno ad essere caratterizzato dall’alternanza tra ora solare e ora legale.

Ora solare 2020: la situazione in Europa

Entro aprile 2021, tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea dovranno scegliere autonomamente tra ora solare e ora legale o persistere nell’alternanza tra le due.

La questione è stata affrontata in seguito alla richiesta avanzata da alcune nazioni del Nord Europa, come Finlandia e Polonia, di abolire l’ora legale. Tali paesi, infatti, sostengono che l’ora legale sia vantaggiosa per i paesi meridionali ma danneggi quelli settentrionali nei quali, d’estate, il buio fatica ad arrivare. Pertanto, tra luglio e agosto 2018, è stata eseguita una consultazione pubblica che, con l’84% dei voti a sostegno, ha portato il Parlamento Europeo a proclamare l’abolizione del passaggio da un regime orario all’altro. Tuttavia, le esigenze variano da Stato a Stato: gli abitanti di Danimarca e Finlandia, ad esempio, vorrebbero adottare in modo permanente l’ora solare mentre gli abitanti di Cipro, Portogallo, Francia e Polonia preferirebbero l’ora legale.

Sono molto alte, inoltre, le possibilità che si verifichino scelte differenti tra luoghi confinanti come nel caso di Belgio e Olanda in quanto, nel primo caso, si vuole l’ora solare mentre, nel secondo caso, l’ora legale.

In una simile situazione, la preoccupazione maggiore che assale i promotori del mercato libero riguarda la molteplicità di fusi che potrebbero caratterizzare l’Europa a partire dal 2021 e il timore che ciò comprometta l’adeguato andamento del mercato interno.

Ulteriori problemi potrebbero verificarsi nel campo dei trasporti e delle comunicazioni o nel caso di coloro che lavorano in nazioni diverse dell’UE spostandosi di frequente o, ancora, potrebbe svilupparsi un calo della produttività.

Italia tra solare elegale

Per quanto riguarda il cambio orario, l’Italia pare determinata a mantenere l’alternanza tra ora solare e ora legale che, di conseguenza, dovrebbe tornare in vigore nella notte tra il 27 e il 28 marzo 2021.

Tra i motivi che spingono l’Italia verso questa posizione, un ruolo fondamentale è rivestito dal fattore economico poiché, con l’ora legale, le luci possono essere accese un’ora più tardi. Ogni anno, quindi, si ha un risparmio totale sul consumo energetico nazionale pari allo 0,2% mentre, tra il 2004 e il 2017, si è registrato un risparmio pari a 1 miliardo e 435 milioni di euro.

Al momento, non resta che attendere quali decisioni prenderanno gli Stati Membri entro aprile 2021 e come l’UE sceglierà di gestire la situazione e le sue eventuali ripercussioni.