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Serve davvero pulire le dighe per evitare le alluvioni? Il rebus dei detriti

Davvero pulire le dighe può evitare le alluvioni?

In Italia ce ne sono circa 379 grandi ed attive e 10mila di piccole dimensioni: pulire le dighe per evitare le alluvioni

Una verità tecnica molto più complessa di quella mainstream che sta prendendo piede in questi giorni dopo il disastro in Emilia-Romagna e che risponde ad una domanda che sembra superflua e quasi provocatoria: serve davvero pulire le dighe per evitare le alluvioni? Quello che va sciolto è il nodo dei detriti, o meglio dell’effettiva quantità di detriti la cui presenza impedirebbe alle dighe di raccogliere l’acqua in eccesso e scongiurare tragedie da meteo severo o estremo. Un esperto interpellato da Today spiega che solo in alcuni casi l’operazione è utile ed un ottimo pezzo di Andrea Falla evidenza preamboli e quadro generale.

Pulire le dighe per evitare le alluvioni

Molte dighe infatti sono per metà riempite dal fango accumulato negli anni e la loro funzione di accogliere più acqua in caso di piogge torrenziali sarebbe quindi ridotta. Il tema lo aveva sollevato Gilberto Pichetto Frattin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica. E il tema era quello della “defangazione”. Aveva detto il ministro: “Le dighe sono ricoperte per metà di fango, che fino a un mese fa era considerato un rifiuto da smaltire, nonostante sia in acqua da bere. Ma è solo terra e con un decreto lo abbiamo chiarito. Tra le prime opere da fare in fretta c’è proprio la pulizia delle dighe dal fango“.

Quante dighe ci sono in Italia: i numeri

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti spiega sul sito consultato da Falla che in Italia al momento esistono 532 grandi dighe, di cui soltanto 379 sono in esercizio senza limitazioni. E le altre? Per 81 devono essere completate le procedure di invaso sperimentale. Poi ci sono altre 10mila piccole dighe, sparse tra le diverse regioni italiane. Quanto invasano in tutto su carta a contare i volumi? 13,6 miliardi di metri cubi. E contando i detriti? 9 miliardi. n assenza di detriti ci sarebbero quindi circa 5 miliardi di metri cubi in più. Eppure a Today Giovanni Ruggeri, presidente del Comitato nazionale italiano per le grandi dighe (Itcold) ha precisato: “L’impatto sul problema rimane limitato, in quando soltanto le dighe di grandi dimensioni possono permettersi di mantenere in parte vuoto il serbatoio per avere spazio in caso di emergenza. Le dighe che si trovano sui grandi fiumi hanno anche questa funzione, sovrapposta a quella primaria, che può essere idroelettrica e civile”.

Dove sono posti gli scarichi degli invasi

E ancora: “Ogni invaso infatti ha lo scarico posto a una determinata distanza dal fondo, proprio per evitare che i sedimenti lo otturino subito. Per questo motivo, nel calcolo dell’effettiva capacità del serbatoio, non va tenuto conto della differenza tra il volume massimo e volume utile”. Che significa”? Non certo che non vadano pulite le dighe ma che pulirle non è la soluzione unica e definitiva, perché i detriti che si trovano al di sotto di quella soglia “non vanno a incidere sul quantitativo di acqua utilizzato”.