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Shock anafilattico: cosa fare in caso di puntura di un insetto se si è allergici

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Ogni anno circa 5 a 20 persone muoiono in Italia a causa della puntura di insetti, ecco come difendersi

L’estate è senza ombra di dubbio uno dei periodi più rischiosi per quanto riguarda la possibilità di trovarsi ad avere a che fare con le punture di insetti quali api, vespe o calabroni. La maggior parte delle persone punte vive sulla propria pelle gli effetti del veneto di questi piccoli animali volanti, con un dolore molto intenso destinato a passare nel giro di pochi minuti o ore. Chi invece è allergico rischia di andare in shock anafilattico. Vediamo insieme come comportarsi in questi casi.

Gli effetti della puntura degli insetti: dalle reazioni normali a quelle allergiche

Intervistato da Today, il professor Alessandro Fiocchi, responsabile di Allergologia del Bambino Gesù ha specificato che oggi: “Grazie all’immunoterapia desensibilizzante è possibile prevenire lo shock anafilattico e quindi anche i decessi legati alle punture di insetti” . Quello della puntura da parte di insetti con effetti gravi è uno scenario molto comune: basti pensare che solo nell’ultimo anno e mezzo gli accessi al pronto soccorso dell’ospedale della Santa Sede sono stati ben 625.

In caso si venga punti bisogna prima di tutto capire se la reazione che si sta avendo è normale, oppure si tratta di una reazione allergica alle sostanze nocive iniettate dal pungiglione dell’animale.

Si parla dunque di allergia vera e propria al veleno degli insetti quando la reazione locale è eccessiva, ovvero troppo estesa e duratura. Generalmente nei casi più seri si evidenzia un gonfiore su tutto l’arto colpito, con un rigonfiamento che raggiunge un picco massimo nel giro di 48 ore ma che può durare fino a 10 giorni. Non è raro che vi si accompagnino febbre, stanchezza e nausea.

A causa del veleno di insetti,ogni anno in Italia muoiono da 5 a 20 persone (tra adulti e bambini): il rischio principale è infatti legato allo shock anafilattico.

Cosa fare in caso di shock anafilattico

Prima di tutto sarà fondamentale eliminare il pungiglione, se visibile, con un movimento rapido e secco delle dita, o in alternativa usando delle pinzette.

Se si sa di essere gravemente allergici è necessario muoversi con estrema rapidità: è di importanza vitale portare sempre con sé per sicurezza dell’adrenalina che sarà possibile auto-iniettarsi immediatamente dopo la puntura. In mancanza di adrenalina, ricordiamo, si possono eventualmente somministrare cortisone, antistaminici o broncodilatatori, Successivamente bisognerà recarsi al più vicino Pronto Soccorso, dove il paziente verrà tenuto sotto controllo per le ore successive.