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Si sveglia dal coma e scopre di essere accusato di omicidio

omicidio

Un uomo di 67 anni uccide con l'acido muriatico la sorella e poi tenta il suicidio. Uscito dal coma ha saputo di essere indagato per omicidio.

Dopo quattro mesi esce dal coma e scopre di essere accusato di omicidio volontario. Non una notizia inaspettata per il 67enne Antonino Paratore, originario di Casale, in provincia di Alessandria. L’uomo infatti nel maggio scorso ha ucciso la sorella ed ha poi tentato di togliersi la vita, senza però riuscirci.

Omicidio e tentato suicidio con l’acido

La sorella Rosangela era cieca fin dalla giovane età e gravemente invalida. La donna nel tempo ha cominciato ad avere difficoltà a comunicare e sempre più spesso era costretta a letto, impossibilitata a muoversi. Antonino si è sempre preso cura di lei ed i due hanno sempre vissuto insieme. Con l’avanzare dell’età, però, il peso dell’assistenza probabilmente era divenuto insopportabile per il 67enne.

Paratore infatti nel maggio scorso ha deciso quindi di farla finita. Prima però ha ucciso, in maniera orrenda, la sorella. L’uomo infatti ha versato nella gola di Rosangela, con l’aiuto di un imbuto, due flaconi di acido muriatico. La donna forse non è riuscita neanche ad opporre resistenza alla violenza, morendo qualche ora dopo tra atroci sofferenze. Compiuto il delitto, il 67enne ha tentato quindi il suicido. Anche lui infatti ha bevuto acido muriatico. Il bruciore però l’ha fatto immediatamente vomitare e poi è svenuto.

L’uomo, dopo essere stato soccorso e ricoverato, è rimasto circa quattro mesi in coma. Al suo risveglio, qualche giorno fa, gli è stato infine comunicato di essere accusato di omicidio volontario. A riportare la notizia La Stampa, che racconta di come sia stato l’avvocato di Antonino a riferire al 67enne che era sotto indagine. Paratore sembra che abbia ascoltato in silenzio. Il suo legale gli ha inoltre comunicato che a breve sarà interrogato dal pm che sta conducendo l’inchiesta.