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Sicilia: adottati da anziani per beneficiare della legge 104

legge 104

Scandalo in Sicilia. Alcuni dipendenti dello Stato si sarebbero fatti adottare da anziani per ottenere le agevolazioni della legge 104.

Nuovi scandali in Sicilia. Il governatore Nello Musumeci ha denunciato alcuni dipendenti della Regione, accusati di essersi fatti adottare da anziani malati per poter beneficiare della legge 104 per l’assistenza. Musumeci intende affrontare il problema con il governo nazionale, quando si sarà formato.

Legge 104: i “furbetti del nonnetto” sotto accusa

E’ grave l’accusa lanciata da Nello Musumeci, governatore della regione Sicilia, nei confronti di circa 2.350 dipendenti regionali, che, stando alle dichiarazioni di Musumeci, usufruirebbero dei benefici garantiti dalla legge 104. Come? Facendosi adottare da anziani cittadini malati che godono dei vantaggi della 104. Si tratta di una novità assoluta in fatto di truffe. Musumeci si è detto intollerante nei confronti di qualsiasi scorciatoia per eludere gli obblighi lavorativi. Adirato, ha giurato che si farà promotore di una vera e propria battaglia contro i “furbetti”, cercando l’appoggio delle organizzazioni sindacali e portando avanti i debiti controlli. “Ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Il tempo dei giochetti, delle coperture e dei ricatti reciproci è scaduto” ha dichiarato in conferenza stampa il governatore, definendo insostenibile una situazione tale, in cui 2.600 dipendenti nel mirino sono dirigenti sindacali e non possono essere distaccati. Musumeci ha fatto luce anche sulle difficoltà riscontrate nel trovare tecnici e professionisti tra i 13mila dipendenti della Regione. “Si pensi che non possiamo trasferire personale da un ufficio all’altro oltre i 50 Km” ha affermato davanti ai cronisti, “e che tra due anni andranno in pensione altri 3mila dipendenti.

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Musumeci non ha chiarito se coinvolgerà nelle ricerche dei truffatori anche la Procura di Palermo, dato che un’adozione concordata o forzata può rappresentare reato di truffa allo Stato, se ha come scopo quello di ottenere benefici non dovuti. E’ quello che è accaduto ad Agrigento, dove la Procura ha aperto l’inchiesta chiamata “La carica delle 104”. Nelle indagini sono coinvolte oltre 80 persone tra medici, membri di commissione d’invalidità e impiegati pubblici che usufruiscono, attraverso certificati falsi, delle agevolazioni previste dalla legge 104.

Per quanto riguarda i “furbetti del nonnetto”, come sono stati definiti, non si hanno però stime precise sul numero degli incriminati.

Nel 2011, i dipendenti pubblici in tutta Italia che avevano usufruito della legge 104 erano stati 280mila su oltre 3 milioni, perciò meno del 10 per cento. Le indagini a livello nazionale contrastano con quelle regionali che vedono la Sicilia sotto i riflettori. Nella regione di Nello Musumeci, infatti, i permessi erano stati concessi al 18 per cento.