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Sparatoria in Oklahoma: il killer di Tulsa volva uccidere il medico che lo aveva operato

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Nuova sparatoria negli Usa: a Tulsa il killer è entrato in ospedale per uccidere il medico che lo aveva operato.

Svelate le ragioni dellla sparatoria avvenuta in Oklahoma: il killer di Tulsa sarebbe entrato in ospedale con l’intento di uccidere il medico che lo aveva operato. Il sindaco di New York valuta stato d’emergenza.

Sparatoria in Oklahoma: le ragioni del killer di Tulsa

Come già abbiamo riportato in precedenza, negli Usa si è verificata una nuova spararatoria in Oklahoma: a Tulsa, infatti, un uomo è entrato in ospedale uccidendo 4 persone, per poi suicidarsi.

Secondo quanto riportano i media americani però questa volta non si tratterebbe di un gesto istintivo, ma puramente vendicativo: il killer infatti voleva uccidere Preston Philipps, il chirurgo che lo aveva operato, lamentandosi poche ore prima di un dolore lancinante.

Secondo le prime ricostruzioni, Michael Louis, 45 anni (questa è l’identita del killer) sarebbe entrato armato in ospedale con pistola e fucile automatico, sarebbe salito al secondo piano e sparato al dottor Philipps, ma in seguito avrebbe colpito l’assistente del chirugo, la recepsionist Amand Glenn e un veterano dell’esercito che era andato in ospedale per accompagnare la moglie.

L’ennesima strage arrivata a poco di più di una settimana dal massacro di Uvalde, in Texas, ma a differenza di quell’episodio, questa volta gli agenti hanno fatto subito irruzione, mettendo fine all’emergena in pochi minuti.

Stato d’emergenza a New York?

Secondo quanto scritto dal New York Times, Eric Adams, il sindaco della Grande Mela starebbe valutando l’ipotesi di chiedere lo stato d’emergenza proprio a causa dell’aumento preoccupante di sparatorie

Dal 2019 al 2021 infatti gli incidenti con armi da fuoco sono raddoppiati nella metropoli, nonostante il sindaco abbia aumentato la presenza di poliziotti per rafforzare la sicurezza dei cittadini: “Questa è la battaglia dei nostri tempi in termini di diritti civili, dobbiamo affrontare non solo come le armi distruggono gli individui ma come distruggono l’anatomia delle nostre comunità e delle nostre città“, ha dichiarato in seguito Adams.