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Osvaldo: "Se non mi avesse fermato Guarin avrei picchiato Icardi"

Osvaldo confessa: "Se non ci fosse stato Guarin avrei picchiato Icardi"

L'ex attaccante ha smesso di giocare a calcio a 30 anni e ora fa il cantante: "Questa vita da zingaro mi piace da morire".

Pablo Daniel Osvaldo ha detto addio al calcio giocato nel 2016 e ora si dedica alla musica con la sua band, i Barrio Viejo. “Questa vita da zingaro mi piace da morire, tra trasferimenti in pulmino e orari un po’ sballati. E spero che la gente venga a vederci per la musica e non perché sono un ex calciatore. Sto imparando, cerco di abituarmi a questo ruolo di frontman e preferirei suonare la chitarra invece che stare in prima linea” confessa il 33enne, in tournée a Udine, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Nessun rimpianto per avere smesso di giocare a 30 anni: “Il pallone mi ha dato tanto e ne sono orgoglioso, anche se poi ho capito che quella del calciatore non è una vita reale”.

La lite con Icardi

L’ex attaccante (ha vestito tra le altre le maglie di Roma, Inter e Juve) ricorda alcuni episodi della sua carriera come la plateale lite in campo con Icardi durante una partita dell’Inter contro la Juventus nel febbraio 2015 allo Stadium: “Se non ci fosse stato Guarin a fermarmi probabilmente a Mauro davo un cazzotto in mondovisione. In quel momento ci stava. Poi Mancini (all’epoca allenatore dell’Inter ndr) fu costretto a chiedere la mia cessione. Altrimenti avrebbe perso il controllo del gruppo”.

I gay nel calcio

Osvaldo non si sottrae infine a una domanda su un argomento che sembra ancora tabù, ossia la presenza di calciatori gay: “Divento matto a pensare che nel 2019 viviamo in una società che fa ancora certe distinzioni. E il calcio è messo anche peggio. La reazione dei tifosi potrebbe essere violenta, ma sarebbe ora di trovare il coraggio per fare questa rivoluzione“.