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Mick Schumacher, la passione del padre Michael e le vittorie

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"Il giovane Mick Schumacher si è integrato subito in un gruppo già affiatato. Ha un carattere forte ma è un team player".

Il 22 marzo del 1999 Mick Schumacher vinse la sua prima gara: era un giovanissimo pilota di 20 anni che gareggiava nella Formula 2. Nello stesso anno venne colpito da un infortunio a Silverstone. Ma il padre, Michael, decise di iscriverlo alle gare di kart così come aveva fatto la moglie con il figlio Mick Betsch. Insieme al padre, Mick ha corso nelle piste per anni, fino al fatidico incidente sugli sci avvenuto il 29 dicembre 2013. Ora, però, Schumi vuole ricordare al padre le sue vittorie. Nell’ultima gara, a Hockenheim, infatti, Schumacher ha svolto la gara con la Ferrari di papà.

Mick Schumacher, i ricordi

Sabine Kehm, assistente di Michael, descrive Mick come un pilota dal carattere tenero, dolce e sensibile. Una persona totalmente opposta al duro Schumi, desideroso di raggiungere i suoi obbiettivi nelle tempistiche necessarie. Stefano Domenicali, l’ex team principal Ferrari, nonché presidente Lamborghini racconta: “Credo gli siano serviti anni per trovare una dimensione propria. Doveva salvare la passione trasmessa da Michael cercando un’espressione propria, mostrandosi per come è lui”.

Un altro amico e collega di Schumi dice, invece: “Ce la farà di sicuro ad arrivare in F1“. Lo scoglio di maggior rilievo, infatti, è già stato oltrepassato. “Ha dovuto sopportare una prova durissima: abituarsi prima ad un padre gigantesco e poi a convivere con una pena permanente. Tutto questo lo ha reso più maturo“.

Infine, il team principal Ferrari conclude: “Avere un ragazzo così pieno di vitalità nel nostro vivaio è un piacere e grazie all’impegno e alla passione con la quale sta affrontando il percorso dell’Academy. Il giovane Schumacher si è integrato subito in un gruppo già affiatato. Ha un carattere forte ma è un team player“.