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Positiva al doping, la campionessa paralimpica: "Ho dichiarato tutto"

atleta paralimpica 1

La campionessa paralimpica italiana Martina Caironi dichiara: "Sostanza dopante contenuta in una crema cicatrizzante che ho utilizzato".

Una notizia shock smuove il mondo paralimpico italiano, perché la campionessa mondiale Martina Caironi è stata trovata positiva ad un controllo antidoping effettuato dalla Nado Italia il 17 ottobre a Bologna. La Caironi, che nel lontano 2007 subì l’amputazione della gamba a causa di un incidente in moto, ha vinto l’oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Londra nel 2012 ed è stata portabandiera alla sfilata di Rio 2016 e ai Mondiali di Atletica Paralimpica l’anno successivo.

Campionessa paralimpica positiva all’antidoping

La seconda sezione del Tribunale Nazionale Antidoping ha sospeso Martina Caironi alla vigilia dei Mondiali di Doha che sarà costretta a saltare. La sostanza dopante rinvenuta durante il controllo del 17 ottobre è il clostebol, uno steroide anabolizzante. La campionessa paralimpica, nel corso di una lunga rilasciata all’Ansa, spiega di aver utilizzato una crema in commercio contenente il clostebol per curare una ferita all’apice del moncone: “Conosco la sostanza contenuta nella crema cicatrizzante che ho assunto: l’ho acquistata a gennaio dopo tre mesi di sofferenza per un’ulcera all’apice del moncone. Si tratta di una ferita aperta che nessuno farmaco è riuscito a richiudere. Mi ritrovo a dover saltare un Mondiale in un anno fondamentale senza ancora aver provato una definitiva cura per la mia ulcera”.

C’è sicuramente tanta amarezza nelle parole di Martina, che dichiara di aver usato la crema dopo esplicita richiesta al medico federale: “A gennaio chiedo al medico federale la possibilità di usare questa crema e mi viene detto che deve essere impiegata in modo locale e a piccole dosi, e che non è necessario il TUE per le quantità troppo basse. Faccio il test antidoping a luglio che risulta negativo. Da quel momento la ferita si apre altre due volte ma in maniera meno grave e quindi ritengo di poter continuare in piccole dosi in quanto sicura di non incorrere in alcun tipo di infrazione, tanto è vero che all’ultimo controllo antidoping di ottobre ho dichiarato tale sostanza“.

Il presidente del Comitato italiano Paralimpico

Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano Paralimpico, ha commentato con grande incredulità la notizia, difendendo Martina Cairono da ogni tipologia di accusa: “Questa notizia è un fulmine a ciel sereno. Martina è sempre stata un’atleta esemplare sia in pista che nella vita. Prima di esprimere ogni giudizio vogliamo conoscere a fondo la vicenda sempre nella consapevolezza che saranno gli organi preposti a valutare il caso. Al momento non possiamo che esprimere sorpresa per una campionessa che ha sempre fatto parlare di sè prima di tutto per gli eccezionali risultati sportivi“.