> > Stati Uniti e Israele guardano al futuro di Gaza dopo Hamas

Stati Uniti e Israele guardano al futuro di Gaza dopo Hamas

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Gli Stati Uniti e Israele stanno valutando le possibili opzioni per il futuro della Striscia di Gaza una volta vinta la guerra contro Hamas

Gli Stati Uniti e il Governo di Netanyahu stanno valutando l’ipotesi di una forza di pace a Gaza, nel caso in cui l’esercito israeliano riesca a spodestare Hamas.

Stati Uniti e Israele pensano al dopo Hamas

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, parlando al Senato ha alluso alla sfida di elaborare un piano per il futuro di Gaza. “Non possiamo avere un ritorno allo status quo con Hamas a capo di Gaza” ha dichiarato alla commissione per gli stanziamenti, aggiungendo che “Non possiamo nemmeno avere Israele che gestisce o controlla Gaza“. Al vaglio ci sono diverse proposte. Prima fra tutte la possibilità di istituire una forza multinazionale che potrebbe includere truppe americane, britanniche e francesi nella Striscia.

Le ipotesi sul tavolo

I funzionari americani e israeliani, che stanno esplorando le opzioni per il futuro di Gaza, hanno anche discusso una seconda possibilità che prevede l’istituzione di una forza di pace sul modello di quella che supervisiona il Trattato tra Egitto e Israele del 1979. Una terza ipotesi vedrebbe Gaza sotto la temporanea supervisione delle Nazioni Unite. Le due potenze hanno sottolineato che le conversazioni sono ancora in una fase preliminare e che molto potrebbe ancora cambiare. Per il momento la Casa Bianca ha comunque escluso l’organizzazione di una missione di peacekeeping nella Striscia. Una posizione comune, tuttavia, sembra essere quella secondo cui lo stato di fatto del gruppo islamista palestinese al comando dell’enclave non possa continuare.

L’appello delle Nazioni Unite

Abbiamo avuto colloqui preliminari su come potrebbe essere il futuro di Gaza” le parole del portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. “Mi aspetto che sia oggetto di un buon impegno diplomatico in futuro” ha aggiunto durante un briefing. I colloqui, tuttavia, si svolgono mentre i bombardamenti su Gaza continuano imperterriti. In questi giorni è risuonato anche l’appello dell’ONU e di altre organizzazioni umanitarie, secondo cui i civili nella Striscia di Gaza sono stati travolti da una catastrofe sanitaria. Gli ospedali faticano a curare i malati e le forniture di medicine, carburante ed elettricità si sono esaurite. In queste ore, tuttavia, l’Egitto ha aperto il valico di Rafah permettendo a decine di feriti di uscire dal territorio assediato.