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Stefano Ricucci e Nicola Russo arrestati per corruzione

stefano ricucci

Sono stati arrestati l'imprenditore Stefano Ricucci ed il giudice e consigliere di Stato Nicola Russo. Le indagini erano partite nel 2016

L’imprenditore Stefano Ricucci e il giudice Nicola Russo sono stati messi in manette. La Procura di Roma ipotizza un’accusa di corruzione in atti giudiziari nei loro confronti. Anche un altro imprenditore, Liberato Lo Conte, è stato arrestato. Secondo gli investigatori e gli inquirenti, l’accordo tra i malviventi consisteva nell’aggiustamento riguardo una sentenza in cambio di denaro e altre utilità, come serate nei locali notturni e cene.

Stefano Ricucci e Nicola Russo arrestati

Nuovo arresto per l’imprenditore laziale, ed ex marito di Anna Falchi, Stefano Ricucci. Con lui, è finito in manette anche il giudice Nicola Russo, magistrato della Commissione tributaria regionale e consigliere di Stato. Per l’imprenditore è giunta la carcerazione, mentre il secondo è agli arresti domiciliari. Incarcerato anche il socio Liberato Lo Conte.
I provvedimenti contro questi individui, sono stati presi nell’ambito dell’inchiesta Easy judgement. Stefano Ricucci, Nicola Russo e Liberato Lo Conte sarebbero stati colpevoli di aver aggiustato una sentenza i cambio di denaro, serate in locali notturni, hotel e cene. Nicola Russo era già stato sospeso nei mesi scorsi dal servizio.

stefano ricucci

Easy Judgement

L’operazione Easy judgement è partita nel 2016. Una parte di quell’indagine era inerente al contenzioso da 20 milioni di euro ritenuti relativi a una compravendita fraudolenta di immobili tra due società della holding Magiste. La sentenza di secondo grado, era stata favorevole a Stefano Ricucci. Tuttavia, secondo gli inquirenti, presenterebbe diverse falle. Alcune motivazioni riporterebbero interi brani della memoria presentata dalla società, una sorta di copia e incolla che comprendeva anche i refusi.
Dai documenti su cui si è indagato, è saltato fuori che Nicola Russo era in rapporti con Stefano Ricucci e Liberato Lo Conte. Tra i tre, vi erano vincoli di fiducia basati sull’amicizia, comune colleganza di interessi e frequentazione. Nicola Russo avrebbe dovuto perciò astenersi in quanto in conflitto di interessi. Invece, fu proprio lui il relatore ed estensore della sentenza d’appello. In questo modo si è potuto facilmente cambiare e ribaltare il provvedimento che era invece stato emesso dalla Commissione tributaria provinciale. Il giudice, in cambio di tutto ciò, avrebbe avuto ricevuto regalie e disposizioni economiche di favore. Queste consistevano anche nel pagamento di cene e serate in hotel, ristoranti e locali notturni romani.

Precedente arresto

Stefano Ricucci era già stato arrestato il 20 luglio 2016, assieme ad un altro imprenditore, Mirko Coppola. L’accusa era quella di emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Ad effettuare l’operazione era stata la Guardia di Finanza, sulla base di un’ordinanza emessa dal Gip di Roma. Questa è giunta in seguito ad una serie di indagini effettuate in quei mesi dal nucleo di Polizia Tributaria. Da queste indagini è venuto alla luce l’utilizzo di fatture false per almeno un milione di euro da parte di Stefano Ricucci. Lo scopo era quello di ottenere liquidità finanziaria. Il 6 dicembre successivo, l’imprenditore romano viene condannato, con rito abbreviato, a 3 anni e 4 mesi. Il 31 maggio 2017 ottiene la scarcerazione