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Strage di Cutro: le parole dei superstiti del naufragio

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"Tante volte ho avuto paura che l'imbarcazione potesse affondare": queste le parole di un superstite di Cutro.

Nei verbali della Procura di Crotone figurano anche i racconti di chi è sopravvissuto al naufragio di Cutro: ecco le parole dei superstiti.

Le indagini della Procura e le testimonianze

La Procura di Crotone sta ancora indagando sul naufragio avvenuto a Steccato di Cutro, nel quale sono morte almeno 79 persone migranti, di cui 32 minorenni. Nel fascicolo delle indagini, sono state raccolte anche le testimonianze dei sopravvissuti alla strage.

«La barca procedeva molto lentamente e noi avremmo voluto chiedere l’intervento dei soccorsi – ha riportato uno dei superstiti – ma chi conduceva la barca per tranquillizzarci ci fece vedere su un tablet che saremmo arrivati a breve».

Le condizioni del viaggio

«Tante volte ho avuto paura che l’imbarcazione potesse affondare a causa del mare mosso e delle precarie condizioni della barca. […] Le donne e i bambini impauriti, in queste circostanze, hanno sempre pianto e gridato aiuto, perché si temeva che la barca potesse affondare in mare aperto».

Queste le parole di chi ha vissuto il viaggio in prima persona, e ne è rimasto miracolosamente salvo. Inoltre hanno anche raccontato che:

«L’imbarcazione era in condizioni pessime e non siamo mai stati equipaggiati con nessun giubbotto di salvataggio o altro sistema di salvataggio».

Gli attimi prima del naufragio

All’interno del verbale della Procura sono presenti anche testimonianze che descrivono più o meno nel dettaglio quanto accaduto negli attimi prima del naufragio:

«Dopo cinque giorni di navigazione sapevamo di essere in prossimità delle coste italiane, quando ho sentito un forte rumore, e da una falla nello scafo abbiamo cominciato a imbarcare acqua. Il livello di acqua sottocoperta è salito molto rapidamente generando il caos a bordo».

Inoltre, è stato raccontato da più superstiti, che nel momento di pericolo gli scafisti si sono gettati in mare e sono scappati a nuoto.