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Stupro di Caivano, Meloni: “Mi recherò sul posto ma non sarà una semplice visita. Offriremo sicurezza alla popolazione”

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Giorgia Meloni ha deciso di accettare l’invito di don Maurizio Patriciello di recarsi a Caivano, dopo lo stupro delle due cuginette.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato di aver deciso di accettare l’invito che, dopo lo stupro di Caivano, le è stato rivolto da don Maurizio Patriciello. Il premier, infatti, ha comunicato che presto si recherà in provincia di Napoli per offrire “sicurezza alla popolazione”.

Stupro di Caivano, Meloni accetta l’invito di don Patriciello: “Bonificheremo l’area”

Giorgia Meloni andrà a Caivano, in provincia di Napoli. La località è di recente divenuta tristemente nota nelle cronache nazionali per il violento stupro di gruppo di due bambine di 11 e 12 anni. Nel corso del Consiglio dei ministri che si è tenuto nella giornata di lunedì 28 agosto, quindi, il premier ha annunciato di voler accogliere l’invito di don Maurizio Patriciello che le aveva scritto chiedendole di recarsi al Parco Verde, “per non lasciare soli i bambini”.

“L’obiettivo del governo è bonificare l’area: per la criminalità non esistono zone franche”, ha dichiarato Meloni in Cdm. “Intendo accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto, la mia non sarà una semplice visita, offriremo sicurezza alla popolazione. Il centro sportivo deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile”, ha aggiunto.

Il legale di una delle famiglie: “Il problema è l’emergenza minori”

Alle istituzioni e al Governo si è appellata anche una delle due vittime di stupro. Al presidente del Consiglio, infatti, verrà inviata tramite pec una lettera con la quale le verrà chiesto di riunire la famiglia che è stata separata a seguito della decisione presa dal Tribunale per i minorenni di Napoli, di individuare per loro una sistemazione alternativa e lontana dal rione popolare costruito per i terremoti del 1980 e, infine, di affrontare in Cdm il problema “dell’emergenza minori”.

A questo proposito, si è espresso l’avvocato Angelo Pisani che assiste una delle due famiglie coinvolte del terribile episodio. “Il problema più grande in queste zone sono la pedofilia, la prostituzione anche minorile, i bambini utilizzati come merce e questa madre ora chiede di poter scappare”, ha detto il legale. “Lo Stato e le istituzioni hanno il dovere di intervenire mettendo a disposizione altri alloggi, in una città più normale e sicura, per una famiglia che ha subìto un crimine inspiegabile e a volte irreparabile”.

Intanto, alle ore 18:00 di martedì 29 agosto, è stata convocata una manifestazione organizzata dai comitati cittadini al Parco Verde al fine di dimostrare solidarietà e vicinanze alle due cuginette che hanno subito l’abuso.