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Tavolero, la storia del paese fantasma in Abruzzo

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Tra i luoghi dimenticati da dio abbiamo Tavolero, uno dei tanti borghi che soffrono la solitudine in Italia.


L’Italia è un paese magnifico, ricco di storia e di tanti misteri. Non ci stanca mai e ha sempre qualcosa per cui stupirci. Questa volta si tratta del borgo di Tavolero, anche conosciuto come il borgo Tavolieri, o Tivolieri, (dal latino Tebularium). E’ una piccola frazione del Comune di Rocca Santa Maria che si trova in provincia di Teramo. Questi luoghi giacciono sui Monti della Laga, più precisamente nella zona che include il celebre Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Tavolero, la storia

Il borgo di Tavolero si trova ad una quota di 826 metri. È ubicato praticamente sopra uno sperone roccioso che domina con vigore il corso d’acqua che si trova ai suoi piedi, il fiume Tordino. Per chiunque fosse interessato a farvi visita è necessario sapere che per raggiungere il borgo si deve percorrere un pezzo di strada, in discesa, che dalla località Cona Faiete si apre dalla strada provinciale 48 di Bosco Martese. La stessa strada che da Teramo conduce a Rocca Santa Maria che continua fino alla località del Ceppo.

Il nome di questo antico borgo è probabile che derivi da un fatto particolare accaduto in passato. Si tratta della scomparsa della torre che si trovava nei pressi della villa di Riano che in passato era un feudo, insieme a Bisegno, appartenente al Vescovo Aprutino. Intorno a Tavolero vi è anche una piccola frazione, la località di Imposte.

Ha questo nome particolare che ricorda qualcosa di familiare perchè in antichità era il luogo in cui giungeva la corriera per la posta, la quale poi veniva smistata e consegnata nel territorio circostante. Vicino a questa località montana nasce anche il fiume Vezzola, affluente sinistro del fiume principale Tordino. Le case che si possono osservare sono in prevalenza di origine ottocentesca, se non addirittura di epoca precedente. Di tutte c’è soltanto una casa che sicuramente è di origina cinquecentesca. E’ privata e adornata con un camino monumentale, è poi stata restaurata con lo scopo di casa vacanza estiva. Per chiunque volesse organizzare il suo viaggio in questa bellissima città, ricordiamo che è possibile prenotare l’hotel tramite booking.com Booking.com

Un edificio importante

La storia di questo borgo è molto antica e nel Medioevo vi fu parecchia attività. Nel 1076, per esempio, Trasmondo di Sisefredo diede in dono al vescovado aprutino (ovvero di Teramo) le pertinenze che si trovavano a quello che una volta si chiamava Tibulario (oggi borgo di Tavolero). Fu prevalentemente caratterizzata da eventi storici legati alla chiesa. E all’interno del borgo vi è proprio una chiesa importante. Questa è la chiesa di San Flaviano che nel 1324, compare nel catalogo degli enti ecclesiastici della diocesi aprutina. La chiesa di San Flaviano è un edificio religioso che si trova in prossimità di Tavolero. Questa struttura probabilmente nacque circa nel 1238-39. È posta in una posizione affascinante, sorge infatti su una cresta, che le dona un aspetto di predominanza e di vedetta rispetto al resto del paese. Il paesino infatti si trova a più di 100 metri sotto la struttura. Il fatto che il luogo di culto sia separato dal resto del paese, oltre a ricordare le antiche città greche e romane, c’è da evidenziare che è una caratteristica propria che si può facilmente riscontrare anche negli altri borghi circostanti.

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La chiesa di San Flaviano

La chiesa, dal nome, è stata consacrata a San Flaviano, e una curiosità è che si erge sopra un edificio di culto preesistente (fine XI-inizi XII sec.). Da questo edificio è stata anche recuperata qualche parte. Per esempio sono stati riutilizzati alcuni degli elementi lapidei lavorati a mano che si possono osservare sul portale e sulla facciata. Il luogo di culto è presente nelle Rationes decimarum del 1324. All’interno delle quali vi compare come uno dei luoghi di culto della diocesi di Teramo, ma dipendente dalla pieve di Rocca Santa Maria. La costruzione, data la sua bellezza, pare che sia il frutto di mani molto abili in particolare quelle dei cistercensi. Lo stile della chiesa può essere facilmente ricondotto con quello della chiesa di Santa Maria ad Criptas. Che si trova non troppo lontano, a Fossa. Una certa somiglianza si può anche riscontrare con la chiesa abbaziale, ormai in cattivissimo stato, di Civitella Casanova. C’è però una evidente differenza e la si può riscontrare nella copertura. Questa invece di essere a volta (che costava di più) è a tetto.

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Il destino di Tavolero

Nei secoli passati Tavolero ebbe già segni di abbandono. Nel 1804 infatti il borgo era abitato da soltanto 16 persone. Nel 1841 invece gli abitanti erano 17. Poco cambiò. Con il passare del tempo tutte queste persone diminuirono sempre di più finchè il borgo non divenne ufficialmente abbandonato. Il paese infatti oggi è completamente disabitato. Tavolero non è però stato abbandonato completamente, almeno con il pensiero. E’ uno dei tre paesi (insieme a Martese e a Serra) inserito all’interno del Progetto “Borghi”. Il quale fu promosso dall’Amministrazione provinciale di Teramo con lo scopo di recuperarlo e consegnarlo al turismo. Sappiamo che in Italia sono presenti molti altri borghi antichi abbandonati a se stessi e grazie a questo progetto piano piano andranno recuperati. Questi tre prescelti, per ora, sono stati considerati i più interessanti. Quindi i primi ad essere stati sottoposti ad un recupero e ad una promozione.