Daniele Orlandi httGravissimo disastro aereo in uno dei luoghi più belli e caratteristici al mondo. Un velivolo si è schiantato nelle vicinanze della cascata considerata la più alta su tutta la Terra in un singolo salto: è il Salto Angel, in Venezuela, e a causa dell’incidente sono decedute sei persone. Sull’episodio è intervenuto il ministro dell’Interno Luis Riverol dichiarando che gli organismi di ricerca si sono immediatamente attivati per il recupero dei cadaveri delle vittime.
Lo schianto su un picco roccioso
Il velivolo coinvolto è un Cessna 206: secondo una prima ricostruzione il pilota avrebbe comunicato alla torre di controllo la necessità di dover effettuare un atterraggio di emergenza ma poco dopo si sarebbero persi i contatti. In quei minuti purtroppo l’aereo si era schiantato a terra, nello stato di Bolivar e a poca distanza dall’enorme cascata, caratterizzata da una caduta di 900 metri. L’aereo in questione è un monomotore, con matricola YV-3177: avrebbe perso i contatti con la torre di controllo domenica 2 settembre. L’atterraggio di emergenza sarebbe dovuto avvenire nel territorio della comunità indigena Uruyen: tra le vittime vi sono il pilota Angel Larrode e cinque passeggeri, Marlene Pino, Luis Guerra, Gabriel Guerra, Luis Guerra, Daniel Guerra, tutti di origine venezuelana. Si è appreso che erano parenti di Vincente Tomeo, ingegnere nato a Prignano Cilento. Ci sono volute 24 ore per inidivudare i rottami del velivolo, che si trovavano su un picco roccioso.
Le cause dell’incidente
Le cause dello schianto sono al vaglio degli ispettori. Tra le principali ipotesi vi è quella legata alle condizioni meteorologiche avverse ma secondo alcuni testimoni il pilota potrebbe aver effettuato manovre non autorizzate. Sono moltissimi turisti a prenotare un volo sopra il Salto Angel per ammirare da una prospettiva unica la nota cascata, che crea estesi veli di nebbia grazie alla caduta dell’acqua che nell’impatto si nebulizza in continuazione.
