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Terrorismo, Trump: 'Abbiamo fatto più noi contro l'Isis in 8 mesi che Obama in 8 anni'

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Trump: a suo dirre contro l'Isis ha fatto più più progressi lui in 9 mesi, che Obama in 8 anni.

Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, non perde occasione per dare qualche stoccata al suo predecessore Barack Obama. Secondo le ultime del presidente statunitense attualmente in carica, la sua presidenza contro l’Isis ha portato più progressi in 9 mesi, di quanto non abbia fatto Obama in 8 anni.

Quest’oggi, subito dopo il terribile attentato a Londra, Trump avrebbe dichiarato che contro il terrorismo “bisogna fare prevenzione ed essere cattivi.”. Ne è convinto il presidente americano, che commentando l’attentato nella metropolitana rivendica di aver “fatto più progressi negli ultimi nove mesi contro l’Isis di quanti ne abbia fatti l’amministrazione Obama in otto anni.”.

E, non contento, ribadisce che “Il divieto di viaggio negli Stati Uniti dovrebbe essere molto più ampio, molto più duro e più specifico.”. Trump pensa, quindi, ad una nazione blindata. Si è convinto che chiudere le frontiere e alzare i muri possa impedire a chi vuole colpire gli Stati Uniti di arrendersi in partenza.

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Le esternazioni contro i terroristi dopo l’attacco in Inghilterra

Oltre ad aver criticato le scelte di Obama nel suo periodo di reggenza come presidente USA, Trump ha pensato bene di dire la sua a proposito di ciò che è accaduto nella metropolitana di Londra. Tenendo un comportamento tutt’altro che sobrio, anche perchè da qui è sorta una prevedibile polemica dopo alcun suoi tweet.

Il Presidente, infatti, ha pensato bene di commentare in diretta l’attentato alla stazione della metropolitana di Parsons Green, a Londra. Le dichiarazioni di Trump, inoltre, con il passare delle ore e lo scorrere delle notizie, non si sono affatto placate, e ha continuato a dire la sua:

“Un altro attacco a Londra da parte di un terrorista perdente. Si tratta di persone malate e dementi che erano nel mirino di Scotland Yard. Bisogna essere reattivi!”.

“I terroristi perdenti devono essere affrontati in modo molto più duro. Internet è il loro principale strumento di reclutamento che dobbiamo tagliare e utilizzare meglio!”

Il miliardario, come è nel suo stile, è finito per l’ennesima volta nella bufera per le sue frasi, sollecitando ulteriori commenti che non si sono fatti attendere troppo. Con il proverbiale understatement britannico, ecco la risposta di una portavoce di Scotland Yard: “Non è un argomento che vogliamo commentare. Fare speculazioni non aiuta nessuno.”.

Molto meno english, invece, la risposta di un’alta personalità britannica. Non ci è stata per nulla Theresa May, leader del Partito conservatore, ad ascoltare in silenzio le esternazioni di Trump. Il Primo Ministro del Regno Unito ha bacchettato lapidariamente, senza scomporsi, il presidente degli Stati Uniti: “Fare speculazioni non aiuta nessuno.”.

Più tardi, dopo tale replica, Trump ha annunciato che chiamerà la May, e ha definito l’attacco terroristico a Londra “una cosa terribile.”. “Il terrorismo”, ha aggiunto, “continua e dobbiamo essere molti intelligenti e molto, molto duri, forse non lo siamo stati abbastanza.”.