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Titanic, governo USA si oppone a una nuova spedizione dopo il caso Titan

sottomarino in mare maltempo

Un'altra spedizione sul Titanic dopo il caso Titan, ma il governo Usa vuole fermarla ed evitare altre tragedie.

Il governo degli Stati Uniti si oppone a una nuova spedizione sul Titanic, pianificata solo pochi mesi dopo la tragedia del sottomarino Titan. Innegabile la preoccupazione che possa ripetersi un nuovo disastro, ma l’attività di recupero dei reperti sembrerebbe anche contrastare con una legge federale e un accordo internazionale con la Gran Bretagna.  

Il luogo in cui è affondato il Titanic sarebbe infatti definito come “luogo sacro”, perciò il governo intende prevenire con attenzione la possibile distruzione dei manufatti. Rmst, l’azienda che dovrebbe occuparsi della spedizione nel 2024, ha però dichiarato di non voler chiedere alcun permesso.  

Il governo Usa si oppone a una nuova spedizione sul Titanic 

A pochi mesi dalla spedizione di Oceangate, conclusasi con l’implosione del sottomarino Titan e la morte di tutti e 5 i passeggeri, Rmst ha annunciato una nuova missione di recupero prevista per il 2024. La compagnia intende collaborare con la National Oceanic and Atmospheric Administration, l’agenzia statunitense che – fra le altre cose – rappresenta l’interesse pubblico del relitto del Titanic. 

Si è però innescata una vera e propria controversia tra le aule della Corte Distrettuale di New York, con il governo Usa che si oppone fermamente a una nuova spedizione. La legge federale e gli accordi internazionali con la Gran Bretagna impongono infatti un’estrema cautela per il “sito sacro” del Titanic, che ospita manufatti e resti – anche umani – di fondamentale importanza storica. 

Tra questi, si ipotizza la presenza di oggetti della sala Marconi, con la radio (un telegrafo senza fili) che dovrebbe riportare i segnali di soccorso inviati dal Titanic dopo la collisione con l’iceberg.  

Rmst ha rassicurato sul punto, dichiarando di volersi limitare a fotografare l’intero relitto, senza “tagliare nel relitto o staccare alcuna parte del relitto”. La compagnia ha però annunciato anche la possibilità di recuperare manufatti dal campo di detriti e oggetti autoportanti dal relitto del Titanic. 

Seppur Rmst sia fermamente convinta sulla missione, il governo non intende autorizzarla per l’alto rischio di danneggiamento dei reperti. Inutile sottolineare, poi, la forte preoccupazione sulla scia della tragedia del Titan.  

La spedizione Titan 

Comprensibili le remore del governo Usa, viste le conclusioni dell’ultima missione sottomarina riguardante il Titanic. Si fa riferimento, ovviamente, al sommergibile Titan che durante l’immersione di giugno è imploso sulla rotta del Titanic, cagionando la morte di tutti i passeggeri a bordo. 

Una vera e propria tragedia, che secondo alcune teorie avrebbe poco di accidentale. Negli ultimi mesi sono state diverse le accuse mosse a Oceangate, ma di fatto è ancora presto per la conclusione delle indagini. C’è anche da dire che, nonostante i passeggeri a bordo fossero scienziati e esperti, il viaggio organizzato da Oceangate non aveva finalità scientifiche. 

Come pubblicizzato dalla stessa compagnia, infatti, la spedizione del Titan voleva permettere di vedere i resti del relitto del Titanic anche a persone comuni (tralasciando gli onerosi costi per imbarcarsi). È comunque chiaro che il fallimento dell’esplorazione e l’incidente del Titanic non siano strettamente correlati, non essendoci cause comuni, ma la coincidenza genera sempre un po’ di inquietudine

La maledizione del Titanic 

Sono in tanti ad aver additato l’incidente del Titan come causato dalla maledizione del Titanic, niente più che una leggenda alimentata dalle numerose morti correlate alla nave e al suo viaggio. A ciò si aggiunge la morte sul sommergibile Titan di due discendenti dei passeggeri morti sul Titanic. 

Chiaramente ognuna di questa tragedia ha spiegazioni scientifiche consolidate, dalla mancanza dei dovuti sistemi di sicurezza sul lavoro (per le morti avvenute durante la costruzione del transatlantico) fino agli errori umani e tecnologici. Complice anche la fortuna delle trasposizioni cinematografiche, l’affondamento del Titanic è tristemente memorabile e difficile da non temere quando si programmano nuove immersioni. 

Non è però la scaramanzia a guidare il governo statunitense, che basa le sue richieste sulla salvaguardia del relitto e del suo interesse storico, oltre che sull’adeguata sicurezza del viaggio.