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Titan, morti i 5 passeggeri: la marina USA aveva rilevato l'implosione il giorno della scomparsa

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Il sottomarino Titan è stato distrutto da una catastrofica implosione, rilevata dalla marina USA il giorno della scomparsa.

Il sottomarino Titan, scomparso la scorsa domenica, è stato distrutto da una catastrofica implosione, che la marina Usa aveva rilevato già il primo giorno. I passeggeri a bordo sono morti.

Titan, la marina USA aveva rilevato l’implosione già il giorno della scomparsa

La vicenda della scomparsa del sottomarino Titan si è conclusa nel peggiore dei modi. Fonti ufficiali hanno confermato che i cinque passeggeri sono tutti morti. Si tratta del miliardario britannico Hamish Harding, l’esperto di Titanic Paul-Henri Nargeolet, il ceo della OceanGate Stockton Rush, l’uomo d’affari pachistano Shahzada Dawood e il figlio di 19 anni Suleman. L’incidente è stato causato da una “catastrofica implosione“. Uno dei droni impegnato nell’area, Horizon Artic ROV, fatto arrivare vicino al relitto del Titanic, ha dato conferma che il sommergibile era distrutto. Le ricerche continuano per raccogliere prove e informazioni, ma non è ancora chiaro se sarà possibile raggiungere i resti del TItan, viste le condizioni estreme del fondale.

Secondo quanto riportato dall’Associated Press, la Marina Usa avrebbe rivelato un’anomalia che potrebbe essere compatibile con l’implosione del Titan già domenica scorsa, giorno della scomparsa. “La Marina è tornata indietro e ha analizzato i suoi dati acustici dopo che il sommergibile Titan è stato denunciato come disperso domenica. Quell’anomalia era coerente con un’implosione o un’esplosione nelle vicinanze generali di dove stava operando il sommergibile Titan quando le comunicazioni erano perse” si legge in una nota. La Marina Militare ha trasmesso le informazioni alla Guardia Costiera, che hanno portato avanti le ricerche nella speranza di salvare qualcuno.

Sottomarino Titan: cosa è successo a bordo?

Le ricerche sono andate avanti fin quando sono stati trovati il cono di coda e altri detriti del sommergibile da un veicolo telecomandato a circa 1.600 piedi dalla prua del Titanic. Le speranze di trovare vivi i passeggeri si sono spente definitivamente. A confermare la tesi dell’implosione dello scafo già quando si sono interrotte le comunicazioni con la nave c’è il fatto, secondo quanto spiegato dal contrammiraglio John Mauger, che secondo gli stessi soccorritori non sembra esserci una connessione tra i rumori rilevati dal sonar e il punto in cui sono stati trovati i detriti.