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Ceo di Ryanair accolto con una torta in faccia a Bruxelles: “Benvenuto in Belgio, ora ferma l’inquinamento dei tuoi aerei”

Torta in faccia CEO di Ryanair

Due attiviste del clima hanno lanciato una torta in faccia al Ceo di Ryanair, giunto a Bruxelles per rivolgere un appello a Ursula von der Leyen.

Torta in faccia per il Ceo di Ryanair Michael O’Leary: arrivato a Bruxelles per continuare a farsi promotore della sua protesta, l’amministratore delegato della compagnia aerea irlandese è stato accolto (e travolto) da una sorpresa “dolceamara”.

Torta in faccia per il CEO di Ryanair a Bruxelles

O’Leary si stava preparando a inscenare un piccolo flashmob, affiancato da un cartonato a grandezza naturale della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, quando è stato colpito in faccia da una torta. A mettere in atto il gesto sono state due attiviste del clima che, dopo aver spalmato il dolce in faccia al Ceo di Ryanair, hanno urlato: “Benvenuto in Belgio, ora ferma l’inquinamento dei tuoi c***o di aerei”.

L’intera scena è stata immortalata in un video condiviso sui social e rapidamente diventato virale. Le immagini sono state diffuse anche dalla tv belga mentre, sull’account Twitter ufficiale della compagnia aerea, l’episodio è stato commentato in modo ironico. “Un caloroso benvenuto oggi a Bruxelles”, si legge nel post. “I passeggeri sono così contenti delle nostre rotte e della petizione che festeggiano con una torta”. A corredo nel messaggio, una foto dell’amministratore delegato con la faccia sporca di crema.

Proteste e battaglie sindacali

Al momento dell’inaspettato “agguato”, il Ceo di Ryanair si trovava dinanzi al Berlaymont, sede della Commissione europea, per protestare contro i continui scioperi dei controllori del traffico aereo in Francia. I lavoratori stanno chiedendo a gran voce salari dignitosi e condizioni di lavoro più adeguate.

In questo contesto, O’Leary si è più volte appellato a von der Leyen, chiedendo un intervento contro la chiusura degli spazia aerei che, dall’inizio del 2023, ha costretto la compagnia aerea irlandese a cancellare più di 4 mila voli. Per supportare la sua battaglia, la società ha lanciato una petizione che, stando a quanto asserito dall’azienda, avrebbe raggiunto 1,8 milioni di firme.

La protesta intrapresa a livello europeo, tuttavia, non è l’unico grattacapo che affligge Ryanair. La compagnia è ai ferri corti anche con l’Italia dopo che il Governo Meloni ha deciso di imporre un tetto ai prezzi per i collegamenti aerei con le isole. A seguito della decisione dell’esecutivo italiano, la società ha minacciato di lasciare la Penisola e ha tagliato alcune rotte per la Sardegna.

Un altro problema che tiene impegnata l’azienda, ancora, sono le battaglie sindacali dei dipendenti Ryanair che hanno indetto diversi scioperi negli ultimi mesi, dopo il taglio dello stipendio del 20% deciso a seguito della pandemia Covid. Il taglio è stato riconfermato nonostante il fatturato sia tornato in attivo nel 2022, anno in cui la compagnia ha generato un profitto netto di 1,43 miliardi di euro.