A oltre un mese dalla tragedia avvenuta sulla spiaggia di Pinarella, a Cervia, l’autista della ruspa che travolse e uccise una bagnante è stato arrestato. L’uomo, 54 anni, è accusato di omicidio colposo e gravi violazioni delle norme in materia di sicurezza sul lavoro.
Uccisa da una ruspa a Cervia: autista arrestato per omicidio colposo
A oltre un mese dal drammatico incidente sulla spiaggia di Pinarella, è stato arrestato Lerry Gnoli, 54 anni, accusato di omicidio colposo e gravi violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’uomo, alla guida di una ruspa che lo scorso 24 maggio ha investito mortalmente la 66enne Elisa Spadavecchia, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ravenna.
L’arresto è stato eseguito dai Carabinieri di Cervia-Milano Marittima, in collaborazione con la Guardia Costiera dell’ufficio marittimo locale. Secondo quanto emerso dalle indagini, quella mattina Gnoli stava eseguendo lavori di livellamento delle dune su un tratto di spiaggia di fronte alle colonie di Pinarella, utilizzando un mezzo cingolato di sua proprietà, sprovvisto di targa e dei dispositivi di segnalazione visiva e sonora obbligatori per legge.
Intorno alle 10:30, mentre procedeva in retromarcia a velocità sostenuta, avrebbe effettuato una manovra improvvisa senza accertarsi della presenza di persone nell’area, travolgendo la donna. Durante l’interrogatorio del 30 maggio, l’uomo ha raccontato:
“Stavo procedendo in retromarcia, quando all’improvviso l’ho travolta. Me ne sono accorto subito, ho sentito le urla di un bagnino”.
Uccisa da una ruspa a Cervia, arrestato l’autista: le gravi accuse
Gnoli è indagato per omicidio colposo e violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro, con l’aggravante dell’uso di sostanze stupefacenti. I test tossicologici hanno rilevato la presenza di cocaina, sebbene resti da chiarire se l’assunzione sia avvenuta a ridosso dell’incidente o nei giorni precedenti.
Il quadro si aggrava alla luce dei precedenti dell’uomo: nel 2022 era stato condannato a due anni e mezzo per omicidio stradale dopo aver investito e ucciso un pedone a Pisignano, mentre guidava un furgone sotto l’effetto della stessa sostanza. La patente gli era stata revocata. Tre anni prima, nel 2019, era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, ancora una volta in stato di alterazione da droghe, e trovato in possesso di cocaina.
L’uomo è stato trasferito nella casa circondariale di Ravenna, in attesa dell’interrogatorio di garanzia previsto per oggi, 30 giugno. Nel frattempo, si valutano eventuali responsabilità da parte di terzi, in particolare su chi abbia autorizzato o non vigilato sulle attività svolte da Gnoli.