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Ucraina, ragazzina di 11 anni: "Sono arrabbiata con Putin, vi prego aiutateci"

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Daryna Biletska, una ragazzina ucraina di 11 anni, ha scritto una lettera in cui ha espresso tutta la sua rabbia e tutta la sua paura.

Daryna Biletska, una ragazzina ucraina di 11 anni, ha scritto una lettera in cui ha espresso tutta la sua rabbia e tutta la sua paura per la guerra in corso.

La lettera di Daryna, ragazzina di 11 anni

Daryna Biletska ha solo 11 anni ed è una ragazzina di Kiev. Il padre è un diplomatico e la mamma un’avvocata, fondatrice della Ukranian’s Women Guard. Dopo l’inizio dei bombardamenti, i genitori hanno scritto al Corriere della Sera, spiegando che la figlia aveva scritto una lettera piena di rabbia. La ragazzina ha raccontato la sua giornata sotto le bombe e ha fatto un appello al mondo intero. Le parole di una piccola donna, che sta vivendo una situazione spaventosa e che ha sentito le sirene d’allarme entrare improvvisamente nel suo ambiente sicuro, nella sua cameretta. Il Corriere ha pubblicato la sua lettera, molto intensa ed emozionante. 

Daryna, 11 anni: “Siamo andati in un rifugio sotterraneo”

Ciao, il mio nome è Daryna Biletska, ho 11 anni e sono una bambina di Kiev” ha scritto la piccola, spiegando che il 24 febbraio è stata svegliata alle 05.55 del mattino dalla sua mamma, che le ha detto che avevano iniziato a bombardare. “Ho sentito le sirene. Ho fatto tutto quello che mi hanno insegnato a scuola e a casa. Sono andata a prendere nell’armadio il mio zaino salvavita – il papà lo chiama così – e l’ho messo vicino alla porta. L’ho preparato qualche settimana fa, ma non pensavo di usarlo veramente. Dentro ci sono bende, disinfettanti, cerotti e delle cose da mangiare. C’è anche l’acqua” ha scritto la ragazzina. Ha raccontato che la sua migliore amica ha paura delle bombe, ma lei non tanto, sta riuscendo a mantenere la calma. Hanno sentito forti esplosioni. “Non le avevo mai sentite prima. Siamo andati in un rifugio sotterraneo, era pieno di persone, ma poi siamo tornati nel nostro appartamento” ha scritto, aggiungendo che cerca di rassicurare la sua amica. “Ho chiesto a mia mamma se c’è un fucile o una pistola che posso usare in caso fosse necessario, ma lei dice che non sono cose da piccoli. Io non mi sento piccola” ha aggiunto. 

Ucraina, la lettera di Daryna: “Dopo due anni di lockdown ora abbiamo anche la guerra”

Fino a due giorni fa andavo a scuola, sapevo che Putin ci voleva invadere ma mi sembrava una cosa non vera. Ho continuato a fare le cose normali ma adesso ho un po’ paura che cambi tutto. Quando riapriranno le scuole? Quando vedrò i miei amici? Quando tornerò ad allenarmi? Faccio tantissimi sport: atletica, calcio e parkour. Ho la passione per lo sport e l’idea di non andare agli allenamenti mi fa arrabbiare. Però più di tutti sono arrabbiata con Putin perché questa è casa nostra e non ha diritto di portarcela via” ha scritto la bambina di 11 anni. “Dopo due anni di lockdown ora abbiamo anche la guerra. Noi bambini vogliamo uscire e andare a giocare. Ci facciamo compagnia su whatsapp ma non è la stessa cosa. Mia mamma e mio papà sono a casa con me e mia sorella che ha 16 anni. Ieri, dopo i primi bombardamenti, papà è andato al lavoro, è un diplomatico, ho avuto paura che non tornasse a casa, ma poi è tornato e mi sono tranquillizzata” ha aggiunto la ragazzina, chiedendosi se dovrà lasciare Kiev. Daryna ha aggiunto che i russi sono in città e loro non possono uscire di casa. “Non so se questo è il posto giusto per chiedere all’Europa e all’America di aiutarci davvero, con le armi intendo. Ma se potete, venite qui” ha aggiunto, come appello.