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Soltanto tre giorni fa l’invito a uno sforzo ulteriore da parte dell’Occidente nell’invio di armi per aiutare la resistenza ucraina. Ora il Presidente Zelensky afferma che “I nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze”
Zelensky sul ritardo di aiuti alla resistenza dell’Ucraina
Soltanto tre giorni fa aveva chiesto all’Occidente uno sforzo ulteriore per aiutare l’Ucraina nella sua strenua resistenza contro l’invasione russa: ” Siamo grati a coloro che aiutano davvero con tutto ciò che possono. Ma coloro che hanno le armi e le munizioni di cui abbiamo bisogno e ritardano nella loro fornitura devono sapere che il destino di questa battaglia dipende anche da loro. Il destino delle persone che possono essere salvate” aveva affermato Zelensky nel consueto video- messaggio.
Il messaggio di ieri
Una pressione – soprattutto riguardo i tempi degli aiuti – che deve aver trovato un riscontro considerato l’ultima dichiarazione del Presidente dell’Ucraina di ieri sera:
“Sono molto lieto di dire, anche se con cauto ottimismo, che i nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze. Capire esattamente di cosa abbiamo bisogno. E quando esattamente abbiamo bisogno di tutto questo” – ha dichiarato – “Non entro alcune settimane, non entro un mese, ma immediatamente. In questo momento, mentre la Russia sta cercando di intensificare i suoi attacchi”.
La questione delle armi pesanti
Una questione spinosa, quella dell’invio delle armi, che ha aperto un dibattito interno soprattutto nell’opinione pubblica della Germania riguardo la posizione del cancelliere Cancelliere Olaf Scholz, contraria all’invio di armi pesanti per il timore di un’imprevedibile escalation nella guerra in Ucraina.