> > Conferenza ricostruzione Ucraina, parla von der Leyen: "Ue finanzierà con as...

Conferenza ricostruzione Ucraina, parla von der Leyen: "Ue finanzierà con asset russi"

von der Leyen Ursula

Al via a Londra la Conferenza per la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina: Ursula von der Leyen spiega il sostegno pensato da Bruxelles finanziato da ricavi provenienti dagli asset russi mobilitati

Londra, 21 giugno 2023. Al via la Conferenza per la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina. Insieme ai vertici dell’Ue, prendono parte al summit i ministri degli Esteri di molte potenze della Nato.

Parola di von Der Leyen

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha spiegato lo strumento per sostenere Kiev che Bruxelles ha proposto di creare nel Quadro finanziario dell’Ue fino al 2027, il quale sarà sostenuto da trasferimenti dal bilancio Ue, prestiti finanziati dall’emissione di titoli sui mercati dei capitali e ricavi provenienti dagli asset russi mobilitati. Ecco un estratto del suo intervento:

«Presenteremo una proposta su questi beni prima della pausa estiva, perché chi ha perpetrato (l’attacco all’Ucraina, ndr) deve rispondere di quello che ha fatto. […] Gli ucraini ci dicono che, quando immaginano il loro futuro, vedono la bandiera dell’Ue che sventola nelle loro città e io non ho dubbi sul fatto che saranno parte della nostra Unione. La Commissione europea presenta oggi un nuovo aggiornamento orale sui progressi dell’Ucraina in materia di riforma giudiziaria, lotta alla corruzione, nuove leggi sui media e sulle minoranze nazionali: questa relazione dimostra che l’obiettivo è in vista e che lavoreremo fianco a fianco con l’Ucraina fino al suo raggiungimento. Vogliamo abbinare le riforme ucraine agli investimenti europei. Per ogni passo che l’Ucraina fa verso di noi, l’Unione europea deve fare un passo verso l’Ucraina. […] Quali sono i bisogni stimati? Fino al 2027, il divario di bilancio residuo dell’Ucraina è di circa sessanta miliardi di euro. Il fabbisogno per una rapida ripresa è di circa cinquanta. In totale: centodieci. Ieri ho proposto agli Stati membri dell’Ue di colmare il 45% di questo divario».