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Un migliaio di trattori a Bruxelles: roghi contro le sedi dell'Unione Europea, Coldiretti prende le distanze dalla protesta violenta

trattori bruxelles

Una nuova protesta dei trattori a Bruxelles nel giorno del Consiglio dei Ministri Ue sull'agricoltura

Le proteste degli agricoltori non si arrestano, un migliaio di trattori a Bruxelles contro il lavoro e le decisioni dell’Unione Europea, presente anche una delegazione marchigiana di Coldiretti, che prende le distanze dalla violenza messa in atto.

Violenza nella protesta degli trattori a Bruxelles. Cosa sta succedendo?

I manifestanti arrivati a Bruxelles hanno forzato uno dei blocchi della polizia su rue de Pascal, a pochi metri dalla Commissione europea e dall’Europa Building, dove si riunisce il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura

Fin da subito però è apparsa una protesta violenta: lanciati fumogeni e petardi contro le forze dell’ordine, copertoni dei trattori bruciati per strada e spruzzato letame sulla polizia.

Le autorità sono intervenute affinché venisse blindato il quartiere per impedire l’arrivo di altri mezzi pesanti.

Le motivazioni della protesta dei trattori a Bruxelles

A Bruxelles gli agricoltori protestano contro le trattative per un trattato di libero scambio fra l’Unione Europea e il Mercosur, il mercato comune dell’America del Sud.

Gli agricoltori sostengono che tale trattato li danneggerebbe per la concorrenza delle merci sudamericane, più economiche anche perché in alcuni casi possono usare diserbanti e pesticidi vietati nell’Unione Europea.

La risposta di Coldiretti su X dopo la protesta violenta dei trattori a Bruxelles

Presente a Bruxelles anche la Coldiretti, principale organizzazione degli imprenditori a livello nazionale ed europeo, chiede:

«Chiediamo un‘Europa più vicina all’agricoltura e al modello agricolo che anche noi nelle Marche sappiamo esprimere: chiediamo concorrenza leale, che nei mercati si possa giocare con le stesse regole, che ci sia un giusto prezzo riconosciuto agli agricoltori. Facciamo un lavoro insostituibile e indispensabile per la tenuta economica, occupazionale, sociale e ambientale dei nostri territori: è importante che l’Europa possa stare al nostro fianco e permetterci di vivere di questo lavoro».

Inoltre Coldiretti, a seguito degli scontri violenti, sul profilo X ha pubblicato un video con la seguente didascalia:

«Dai giovani, dalle donne e dagli agricoltori di Coldiretti un messaggio diametralmente opposto alle immagini di scontri e roghi. A Bruxelles ripuliamo le strade. Rispetto ed educazione sempre, anche nella protesta».