> > Un regolamento di conti dietro l’uccisione dell’imprenditore edile a Torino

Un regolamento di conti dietro l’uccisione dell’imprenditore edile a Torino

La vittima, Fatmir Ara

Tre colpi di fucile caricato a pallettoni per finirlo in campagna e forse un regolamento di conti dietro l’uccisione dell’imprenditore edile a Torino

Ci sarebbe un vero regolamento di conti dietro l’uccisione dell’imprenditore edile a Torino: il 43enne di origini albanesi Fatmir Ara era stato trovato picchiato e crivellato di colpi vicino alla sua auto a San Carlo Canavese. L’arma del delitto con cui è stato eliminato l’uomo, che abitava a Mathi, è stato un fucile caricato a pallettoni che ha esploso tre colpi e prima dell’omicidio Ara potrebbe anche essere stato pestato.

Un regolamento di conti dietro l’uccisione

L’ispezione cadaverica sul corpo dell’imprenditore trovato morto in campagna in località Ronchi-Ceretti ha fatto emergere alcuni elementi. Ara potrebbe essere stato ucciso nella mattinata di venerdì 2 settembre, quando l’uomo era stato visto l’ultima volta dopo essere uscito di casa per andare nel cantiere a cui però non era mai arrivato, tanto che sua moglie aveva dato l’allarme.

Le indagini e gli interrogatori dell’Arma

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Venaria vanno avanti: i militari in coordinamento con la Procura hanno ascoltato diverse persone, acquisito i tabulati del cellulare, visionato alcune immagini e scavato nel passato della vittima che aveva qualche precedente penale. La pista è quella della trappola tesa a Fatmir da persone intenzionate ad ucciderlo, quindi di un regolamento di conti in piena regola.