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Giulia Tramontano: la sorella Chiara a Impagnatiello "La tua crudeltà e disumanità si sono protratte per 6 mesi"

Omicidio Giulia Tramontano, la sorella Chiara contro le scuse di Impagnatiello

La sorella di Giulia Tramontano contro Impagniatello: "Nessun blackout, hai avvelenato Giulia e Thiago per 6 mesi"

Per 6 mesi in cui hai avvelenato mia sorella e mio nipote, premeditando la loro morte. Puoi averlo dimenticato tu o i tuoi consiglieri, non io”. Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, ventinovenne uccisa a Senago il 27 marzo 2023, affida ai social il suo sfogo contro Impagnatiello. L’uomo, a processo per l’omicidio della compagna, incinta di sette mesi, aveva tentato tra le lacrime di scusarsi per il proprio gesto in aula, ma la famiglia non ha accettato il suo comportamento. Dopo aver abbandonato l’aula in seguito alle sue parole, la sorella Chiara conferma come le sue scuse siano inaccettabili, soprattutto dopo che l’uomo ha tentato di avvelenare Giulia e il bambino che portava in grembo per mesi.

Chiara Tramontano: sui social lo sfogo contro Impagnatiello e la premeditazione dell’omicidio della sorella Giulia

“Effimero tentativo di insinuare un blackout di ‘una notte’. La tua crudeltà e disumanità si sono protratte per 6 mesi in cui hai avvelenato mia sorella e mio nipote, premeditando la loro morte. Puoi averlo dimenticato tu o i tuoi consiglieri, non io”. A scriverlo è Chiara Tramontano sui suoi profili social. La ragazza, sorella di Giulia, la ventinovenne incinta al settimo mese di gravidanza e uccisa con 37 coltellate il 27 maggio 2023 a Senago (Milano), fa riferimento alla scoperta degli investigatori per cui Impagnatiello avrebbe tentato di avvelenare Giulia, già incinta del piccolo Thiago, da diversi mesi. Le analisi degli inquirenti sui dispositivi elettronici dell’imputato che hanno rivelato come quest’ultimo avesse cercato come utilizzare veleni topicidi.

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“Hai avvelenato Giulia e Thiago per sei mesi”: Chiara Tramontano contro Impagnatiello

Alla conclusione del primo atto del processo per il femminicido di Senago, che ha visto vittima la ventinovenne Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, le legali di Impagnatiello, Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, avevano parlato di sincero pentimento dopo le lacrime e lo sfogo in aula del loro assistito. La prima risposta di Chiara e Franco Tramontano, sorella e padre di Giulia, è stata il gesto di abbandonare l’aula della Corte d’assise di Milano, esterrefatti da tali dichiarazioni. “Non hai diritto a pronunciare, invocare o pensare a Giulia e Thiago”, ha detto Chiara, che ha affidato ai social un ulteriore sfogo, in cui ricorda come Alessandro Impagnatiello abbia tentato di avvelenare lentamente la sorella Giulia e il piccolo Thiago. Le prossime fasi del processo prevedono anche la testimonianza della ventitreenne italo-inglese, amante e collega di Impagnatiello, che poche ore prima dell’omicidio aveva incontrato Giulia: la giovane salirà sul banco dei testimoni il 7 marzo.

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