> > Usa: scoperto tunnel segreto che porta in Messico

Usa: scoperto tunnel segreto che porta in Messico

Tunnel

Scoperto un tunnel segreto che collega la città di San Luis, in Arizona, con il Messico. Il tunnel, di 180 metri, era usato per contrabbandare droga.

Le autorità statunitensi hanno scoperto un tunnel segreto che collega il seminterrato di un ex KFC nella cittadina di San Luis, in Arizona, con una camera a San Luis Rio Colorado, in Messico. Il tunnel, lungo ben 180 metri, era probabilmente usato per contrabbandare droga dal Messico agli Stati Uniti, permettendo in questo modo di aggirare la controllatissima frontiera tra i due stati. Le autorità intanto hanno arrestato il proprietario dell’edificio in Arizona.

La scoperta

L’esistenza del tunnel è venuta alla luce la scorsa settimana, dopo che un sospetto, Ivan Lopez, è stato fermato dalla polizia, come riportato dal KYMA News. Durante un blocco stradale, i cani della polizia hanno condotto gli ufficiali sino a due container ricolmi di narcotici pesanti del valore di oltre un milione di dollari. Perquisendo la casa di Lopez ed il vecchio fast food KFC di sua proprietà, gli agenti hanno trovato l’entrata del tunnel di 180 metri sito nella cucina sotterranea del locale.

Il tunnel segreto

Il tunnel era profondo quasi 7 metri, alto circa un metro e mezzo e largo poco meno di un metro. Da qui si raggiungeva una botola nascosta sotto un letto, in un’abitazione di San Luis Rio Colorado, una cittadina messicana sita poco distante dalla frontiera.

Un confine disseminato di tunnel

Non si tratta comunque di un caso isolato: il confine tra Messico e Stati Uniti è disseminato di tunnel sotterranei usati dai cartelli messicani per contrabbandare la droga. La conferma arriva dall’ultimo rapporto nazionale della Dea, l’agenzia governativa anti-droga degli USA, che snocciola i dati: dal 1990 ad oggi, sono stati più di duecento i cunicoli utilizzati dai corrieri scoperti e murati dalle forze dell’ordine americane.

“Una delle tecniche utilizzate dai narcos messicani per importare droga è quella dei tunnel sotterranei – si legge nel report della Drug Enforcement Administration -, che partono dal Messico e conducono fino a luoghi sicuri, all’interno dei confini americani. Queste gallerie sono utilizzate soprattutto per movimentare tonnellate di marijuana miste a quantitativi minori di ogni tipo di droga”.

225 tunnel scoperti dal 1990

“I tunnel scoperti e distrutti, dal 1990 fino a marzo del 2016 sono stati in tutti 225, solo uno di questi sfociava nel confine nord. L’area interessata da queste costruzioni è specialmente quella tra la California e l’Arizona. Otto sono stati scoperti nel 2015, ben 14, invece, sono stati individuati l’anno prima”.

Dietro i tunnel c’è la mano del cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni più ricche e potenti del narcotraffico centramericano. Una delle operazioni più significative è stata condotta a termine poco più di un anno fa quando fu scoperta una vera e propria catacomba della marijuana che collegava tra di loro due depositi. Uno nella città messicana di Tijuana, l’altra in quella di San Diego in California. Nell’ambito di quella sola inchiesta furono sequestrate quasi dieci tonnellate di “erba” che sarebbero transitate dal Messico fino agli USA, beffando la vigilanza alle frontiere.