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Taglia da 7 milioni su Artem Uss, la mossa degli Usa per catturare l’imprenditore russo

Usa taglia Artem Uss

Gli Usa hanno messo una taglia da 7 milioni su Artem Uss, l’imprenditore russo evaso il 22 marzo, poco prima dell’estradizione dall’Italia.

Il Dipartimento di Stato degli Usa ha messo una taglia da 7 milioni su Artem Uss: l’imperatore russo è evaso poco prima dell’estradizione dall’Italia lo scorso 22 marzo. Da allora, è ricercato.

Usa, taglia da 7 milioni su Artem Uss

Sulla testa di Artem Aleksandrovich Uss pende una taglia di 7 milioni di dollari. La taglia sul figlio di un politico russo estremamente vicino al Cremlino, fuggito a marzo dall’Italia dopo aver ricevuto il via livera all’estradizione negli Stati Uniti, è stata messa dal Dipartimento di Stato americano.

Il gran giurì federale del distretto orientale di New York, il 19 ottobre 2022, aveva emesso nei confronti di Uss e di altri sei coimputati 12 capi di imputazione. Nello specifico, il figlio del politico russo era accusato dei reati di associazione a delinquere, frode bancaria e riciclaggio per l’esportazione illegale di milioni di dollari in prodotti militari e tecnologie sensibili a duplice uso dagli Usa alla Russia e di petrolio dal Venezuela.

Stando a quanto rivelato dalle autorità americane, Uss avrebbe creato una minuziosa rete impegnata in un’operazione transnazionale di frode, contrabbando e riciclaggio di denaro sfruttando, in parte, la Nord-Deutsche Industrieanlagenbau, una società privata che opera nel commercio di attrezzature industriali e materie prime con sede ad Amburgo, in Germania.

L’evasione dall’Italia

A seguito della fuga di Uss, i carabinieri di Milano con Eurojus e le autorità statunitensi stanno dando seguito a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su disposizione del gip di Milano Anna Magelli. La misura di custodia cautelare non riguarda soltanto il figlio del politico russo ma anche i cinque presunti fiancheggiatori che si crede lo abbiano aiutato a fuggire da Basiglio – deve si trovava agli arresti domiciliari – lo scorso 22 marzo.

L’evasione di Uss è stata accuratamente pianificata e realizzata in “quattro fasi”, stando a quanto riferito dai carabinieri del nucleo investigativo di Milano, coordinati dal om Giovanni Tarzia. Le quattro fasi hanno avuto inizio con i sopralluoghi preliminari a Cascina Vione a Basiglio ossia il luogo in cui l’uomo era agli arresti domiciliari. Il prelievo è avvenuto il 22 marzo con una Fiat Bravo. Uss è stato, poi, accompagnato alla frontiera di Gorizia dove ha superato il confine con la Slovenia per raggiungere la Russia.