Simona Bernini Imbattibile, il migliore. Usain Bolt chiude la propria carriera e saluta Rio con la nona medaglia d’oro al collo. Un record per l’uomo più veloce di sempre.
Una stretta staffetta 4×100 contro il Giappone e gli Stati Uniti ha permesso alla Giamaica di vincere il traguardo in 37,27 e a Usain Bolt di vincere il nono oro in tre finali olimpiche.
“Sono il migliore.”
Giappone ha vinto la medaglia d’argento, finendo 33 secondi dietro.
L’americano ha concluso la gara terzo, ma ha sopportato l’ennesima debacle – squalificato perché Mike Rodgers ha passato il testimone a Justin Gatlin al di fuori della zona di scambio e che ha permesso al Canada di vincere la medaglia di bronzo.
Il record di Bolt nelle finali olimpiche è il seguente: 3 gare, 3 vittorie.
Nessuno ha fatto come lui prima e nessno lo farà, tanto presto.
Insieme con Bolt per il suo ultimo viaggio lungo la pista c’erano Nickel Ashmeade, compagno di allenamento, Yohan Blake e l’anziano statista giamaicano, ex primatista mondiale Asafa Powell.
Quando Bolt ha ricevuto il testimone da Ashmeade per la sua corsa finale verso il basso, era anche, forse un passo indietro, da Aska Cambridge del Giappone e Trayvon Bromell degli Stati Uniti. Ma è durato pochissimo.
“Sono sollevato. E’ successo. Sono solo felice, orgoglioso di me stesso. E’ ciò che volevo e si è avverato”, ha detto Bolt. “La pressione è reale. La guardo come un risultato. ”
“Un grande velocista”, ha detto l’americano Tyson Gay, che, una volta, era il più grande sfidante di Bolt. “Nove medaglie d’oro, le parole non possono descrivere quello che ha fatto per lo sport.”
“Starò sveglio fino a tardi stasera”, ha detto Bolt quando gli viene chiesto come avrebbe festeggiato.
Con lo stadio che si stava svuotando, Bolt si è inginocchiato, ha portato le mani lungo i fianchi e si è immerso in un ultimo scroscio di applausi. Poi, ha baciato la pista e ha battuto la mano sul numero “3 ” dipinto sulla linea di partenza.
Come in tre Olimpiadi, tre gare ogni volta, tre medaglie d’oro ogni volta.
