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Vaccini, quali funzionano sulle varianti e quanto dura la protezione

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Quali vaccini proteggono dalle varianti? E quanto dura la protezione? Queste sono alcune delle domande più frequenti che si pongono le persone.

La campagna di vaccinazione per proteggersi dal coronavirus procede spedita in tutto il mondo. I vaccini disponibili sono diversi: Pfizer, AstraZeneca, Moderna, Johnson & Johnson e i vaccini cinesi. Ma per quanto dura il loro effetto? E sono efficaci contro le varianti? Queste sono alcune delle domande più frequenti.

Vaccini, varianti e protezione: Pfzier e Moderna

Per quanto riguarda il vaccino Pfzier, la casa farmaceutica produttrice ha dichiarato che non esistono evidenze che sia necessaria una nuova formula del suo vaccino per proteggersi dalle varianti. Questo significa che Pfizer si è dimostrato capace di proteggere anche nei confronti delle varianti di SARS-CoV-2 più temute. Da questo punto di vista, anche Moderna ha dato buoni risultati. Il vaccino ha generato anticorpi contro la variante sudafricana, e un prodotto specifico formulato contro tutte le varianti, che ha generato anticorpi ancora migliori negli studi clinici di Fase 2. Tuttavia, la casa farmaceutica sta però studiando un potenziamento del suo vaccino.

Vaccini, varianti e protezione: AstraZenica e gli altri

Se all’inizio AstraZeneca aveva dei riscontri che avevano portato a pensare che funzionasse meno nei confronti della variante sudafricana, studi successivi hanno dimostrato che non è così. I vaccini cinesi, invece, funzionano meno bene nei confronti del virus originario (senza mutazioni significative), perché hanno una protezione massima del 50%. In alcuni Paesi dove sono stati utilizzati (tra cui Cile e Seychelles), i contagi sono aumentati nonostante un’altissima percentuale di popolazione immunizzata (rispettivamente il 45% e il 60%).

Tutti e quattro i vaccini in uso oggi in Italia proteggono anche dalle varianti, soprattutto nel prevenire gravi conseguenze da Covid-19. Importante sottolineare come nel nostro Paese, la variante dominante è l’inglese (prevalente al 91,6%), mentre la brasiliana rappresenta il 4,5% dei casi. Tutte le altre varianti non superano lo 0,5%.

Vaccini, varianti e protezione: la durata

Il tempo di protezione dei vaccini è sempre in aumento. I dati disponibili dimostrano che anche nei casi in cui la quantità di anticorpi presente nel sangue e misurata attraverso i test sierologici scende, non diminuiscono le “cellule di memoria”. Queste cellule infatti, nel caso di un secondo incontro con il virus, si attiverebbero immediatamente, producendo altri anticorpi. Ad oggi la durata di protezione è di oltre sette mesi di durata.

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