Felice Emmanuele Paolo de Chiara Argomenti trattati
Buone notizie sul fronte vaccini. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), fa sapere che la terza dose di vaccino anti Covid-19 protegge a percentuali significative dall’infezione anche in forma lieve. Ribadita dunque l’importanza di vaccinarsi anche con dose Booster.
Vaccino, la percentuale di protezione dall’infezione con la terza dose
I dati del report dell’ISS riportano che la dose Booster di vaccino anti Covid, protegge dall’infezione al 66,7%. Questo non è un dato altissimo, ma comunque superiore al 50% e quindi fa ben sperare. L’ISS ha anche riportato la riduzione dell’efficacia del vaccino nel tempo. Dopo 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, quindi si parla della seconda dose, la protezione scende fino al 34,7%.
Vaccino, la percentuale di protezione da forme gravi di infezione con la terza dose
L’ISS ha anche condotto uno studio sulla protezione dall’infezione in forma grave. Chi ha fatto il richiamo con terza dose, è protetto al 97,5% dalle forme gravi di Covid-19. La protezione si riduce invece all’89% dopo 120 giorni dalla seconda dose. Cifre molto alte che danno conferma sull’importanza dei vaccini per prevenire le forme gravi di infezione.
L’importanza della terza dose di vaccino anti-Covid
Questi dati ribadiscono un solo concetto: vaccinarsi è fondamentale. Anche se rispetto alle altre varianti, Omicron è nettamente più contagiosa, la terza dose da una protezione ampia dalle forme di infezioni lievi. Basti pensare che la maggior parte dei positivi al Covid-19 o è asintomatico o è in isolamento domiciliare con sintomi molto simili all’influenza. Ma i dati più importanti sono quelli che riguardano la prevenzione dalle forme gravi di infezione. Raggiungendo quasi il 98%, il vaccino con la dose Booster, può ridurre significativamente la pressione ospedaliera, permettendo di gestire meglio l’emergenza Covid-19 su tutto il territoro nazionale.
