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Vaiolo delle scimmie, dovremo vaccinarci? La risposta di Massimo Galli

Vaiolo delle scimmie Galli

L'infettivologo Massimo Galli ha dato la sua opinione in merito alla possibilità di introdurre le vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie

Il direttore del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, è stato intervistato sul tema sanitario del momento: il vaiolo delle scimmie. Il professore ha spiegato perché, a suo dire, non è al momento il caso di pensare ad una vaccinazione per contrastare la malattia.

Vaiolo delle scimmie, l’intervista a Massimo Galli

Il noto infettivologo è intervenuto ai microfoni di Sky, durante il programma ‘Buongiorno‘ in onda sul canale dedicato al TG. La Francia, per esempio, ha già annunciato una strategia di immunizzazione dal vaiolo per contatti a rischio e per i sanitari, Galli ha dato la sua opinione in merito: “Voglio dare, una volta tanto, un messaggio ottimistico. Ma non sulla base delle mie semplici sensazioni, bensì considerando di che cosa stiamo parlando. In questo momento e per questo virus, i rapporti tra benefici e costi dell’utilizzo di un vaccino anti-vaiolo sono molto aleatori. Non da non tali da spingere per ora a una scelta di questo genere.”

Che cos’è il vaiolo delle scimmie?

L’infettivologo ha motivato la sua risposta spiegando ancora una volta nello specifico che malattia è il vaiolo delle scimmie, raccontandone le caratteristiche: Stiamo parlando di un virus a Dna, un orthopoxvirus che come tale cambia molto meno rispetto a quello che fa un virus a Rna come Sars-CoV-2. Inoltre il Monkeypox ha delle modalità di diffusione certo importanti, ma non tali da metterci nella condizione di pensare a breve termine a un’epidemia diffusa in maniera generalizzata. Certo non bisogna prendere la cosa sottogamba e bisogna considerarla bene.”