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Valeria Solesin, la madre della ragazza italiana uccisa al Bataclan: "Niente passerà mai"

Valeria Solesin

Valeria Solesin morì durante la strage del Bataclan, la madre della ragazza ha dichiarato che per la sua famiglia quel ricordo non passerà mai.

Il 13 novembre del 2015 si consumò a Parigi una strage che per la sua efferatezza venne paragonata a quella dell’11 settembre 2001 a New York. Un attentato da parte dei terroristi presso la sala concerti del Bataclan che costò 90 vittime. Tra queste la giovane ricercatrice italiana Valeria Solesin (28 anni al momento della morte). La madre della ragazza, Luciana Milani, ha di recente affermato che la Francia va avanti, ma il dolore privato, causato dalla scomparsa di una figlia, non passerà mai. La signora Milani ha parlato anche del maxi processo affermando come abbia avuto una funzione essenziale dal punto di vista civile.

Strage del Bataclan: il maxiprocesso

Dopo la strage del Bataclan la Francia ha cercato di andare avanti e di punire i responsabili di un simile crimine contro l’umanità. Come ricorda FanPage, dopo un maxiprocesso la condanna è infine arrivata per Salah Abdeslam (unico sopravvissuto del commando di terroristi che agì durante quella notte di sangue) e altre 18 persone.

Valeria Solesin, la madre: “Un capitolo che non sarà mai chiuso”

Luciana Milani, madre di Valeria Solesin, ha detto: “Il processo ha avuto una funzione essenziale anche per noi dal punto di vista civile, pubblico e di giustizia. Sul fronte privato niente passerà mai”. Intervistata al Corriere della sera, la donna ha spiegato che non potrà mai dimenticare quanto avvenuto quella notte di novembre di 7 anni fa: “Per noi questo capitolo non sarà mai chiuso”.