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Variante Delta Covid, Battiston: “Alzare all’88% la soglia di vaccinati per l’immunità di gregge”

Variante Delta

Il fisico Battiston si è espresso sulla variante Delta del Covid, spiegando che per raggiungere l’immunità di gregge di dovrà vaccinare l’88% dei cittadini.

La variante Delta del SARS-CoV-2, nota anche come variante indiana, possiede una maggiore aggressività in relazione alla capacità di diffondere il contagio: pertanto, la percentuale di popolazione da vaccinare per conquistare l’immunità di gregge deve essere aumentata.

Variante Delta Covid, Battiston: alzare soglia immunità di gregge

In considerazione della maggiore contagiosità manifestata dalla variante Delta del coronavirus, è stato rilevato che la percentuale di popolazione da vaccinare contro il Covid deve necessariamente essere incrementata al fine di raggiungere l’immunità di gregge.

È stato segnalato, infatti, che l’immunità di gregge potrà essere realizzata soltanto somministrando il vaccino ad almeno l’88% dei cittadini.

A questo proposito, durante un’intervista rilasciata all’ANSA, il fisico Roberto Battiston, coordinatore dell’Osservatorio dei dati epidemiologico che opera in cooperazione con l’Agenas e professore all’Università di Trento, ha spiegato: “Poiché la variante Delta è circa il 60% più contagiosa rispetto alla variante Alfa, è necessario raggiungere una percentuale più alta di vaccinati. In questo modo, anche se a settembre la Delta dovesse essere dominante, non sarà pericolosa per la sanità pubblica”.

Variante Delta Covid, Battiston: il caso del Regno Unito

Il fisico Roberto Battiston, poi, si è soffermato sul caso del Regno Unito e sulla diffusione della variante Delta nel Paese guidato da Boris Johnson, asserendo: “Anche alla luce dei dati provenienti dall’Inghilterra, la campagna di vaccinazione in corso potrà contenere l’impatto della variante Delta del virus SARS-CoV-2 nella misura in cui il numero di persone completamente vaccinate (seconda dose) sarà elevato (oggi è circa il 26%). Molto probabilmente sarà una corsa contro il tempo, come è stata quella, vinta, che ci ha permesso di contenere la variante Alfa, dominante da fine febbraio-inizi di marzo”.

L’esperto, tuttavia, ha ribadito anche che, nonostante la ricomparsa di sporadici focolai sia inevitabile, con il gradualeindebolimento della pandemia “sarà possibile contenerne gli effetti a livelli molto bassi: guai, in questa situazione, a rallentare il ritmo della campagna di vaccinazione”.

Variante Delta Covid, Battiston: immunità di gregge e “obiettivo sfidante”

Intensificare la campagna vaccinale e ottenere un elevato numero di cittadini vaccinati vuol dire rallentare e contrastare la diffusione dei contagi, preservando il valore dell’indice di contagio Rt al di sotto di 1.

Il fisico Battiston, quindi, ha precisato: “Dobbiamo puntare il più possibile verso l’immunità di gregge perché questa permetterà di contenere gli eventuali focolai in modo che non riescano a far sviluppare l’incendio di un’ulteriore ondata”.

Raggiungere un’immunità di gregge pari all’88% della popolazione, inoltre, è stato definito dal fisico come “un obiettivo sfidante”, sottolineando però che “più una variante si trasmette con facilità, più è necessario proteggere il maggior numero di persone con il vaccino, comprese le persone più giovani, circa 9 milioni in Italia tra 0 e 19 anni”.