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Variante Omicron: lo studio sulla protezione offerta dai vaccini

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Uno studio americano ha testato la protezione dei vaccini contro la variante Omicron: i risultati della University of Texas Medical Branch. 

Uno studio americano ha testato la protezione dei vaccini contro la variante Omicron: i risultati della University of Texas Medical Branch. 

Lo studio americano sulla protezione alla variante Omicron 

Chi ha ricevuto la dose booster di un vaccino Pfizer o BioNtech può stare tranquillo: uno studio della University of Texas Medical Branch ha dimostrato che gli anticorpi contro la variante Omicron rimangono ad alto livello per i successivi 4 mesi.

Gli scienziati hanno analizzato campioni di soggetti vaccinati e si sono concentrati sulla presenza e l’azione degli anticorpi sia contro vecchi ceppi del virus, che contro una versione della variante Omicron trattata in laboratorio. Inoltre, è emerso che due dosi di vaccino Pfizer non sono in grado di neutralizzare Omicron

Lo studio sulla variante Omicron: ulteriori dati in arrivo

Per quanto confortante, lo studio è ancora in fase semi-embrionale, e non è ancora stato sottoposto a revisione. Tuttavia, quel che è certo è che «tre dosi aumentano l’intensità e l’ampiezza» dell’azione di sbarramento nei confronti della variante, come evidenziato da Pei-Yong Shi e Xuping Xie, co-autori dello studio.

Ulteriori dati clinici e di laboratorio forniranno indicazioni più approfondite sulla durata della protezione e la potenziale necessità di un vaccino modificato per Omicron.

Lo studio sulla variante Omicron: effetto calente sopo 4 mesi

Un’altra certezza che è emersa dallo studio è la graduale diminuzione del livello di anticorpi a partire da qualche settimana dopo la somministrazione della dose booster. Nonostante ciò, la protezione rimane attiva fino a 4 mesi dall’inoculazione.

Inoltre, due dosi di Pfizer e BionNtech, potrebbero garantire protezione contro la forma grave della malattia, anche se non evitano il contagio.