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I dettagli dei prossimi lavori di restauro nella Basilica di San Marco a Venezia finanziato con 3,3 milioni di euro ottenuti dal Ministero della Cultura nel contesto del Piano Strategico 2021-2023
Al via il restauro della Basilica di San Marco a Venezia
Nei prossimi giorni avranno inizio i lavori di restauro nella Basilica di San Marco, al fine di riparare i danni causati dalle acque alte nelle aree del nartece e del transetto sud. Questi interventi copriranno vaste aree della basilica e saranno finanziati da un’importante somma di 3,3 milioni di euro ottenuta dal Ministero della Cultura nel contesto del Piano Strategico 2021-2023 “Grandi Progetti Beni Culturali”, poi assegnato alla Soprintendenza archeologica di Venezia. I lavori dovrebbero concludersi entro la fine del 2025.
I danni subiti dal nartece della Basilica
Le pareti del nartece della Basilica di San Marco (parte frontale della basilica, il grande porticato che sta davanti all’entrata) avevano subito gravi danni a causa delle cristallizzazioni saline che si formano durante gli allagamenti frequenti causati dall’acqua alta (ora grazie alla barriera temporanea in vetro questa zona è protetta e al sicuro). Saranno quindi al centro del protetto del restauro. Come ha spiegato Mario Piana – l’architetto responsabile del restauro della Basilica – “Ogni invasione dovuta alla marea, sommergendo talvolta anche per oltre un metro la base dell’edificio, ha significato l’azione di notevoli quantità di acqua salata che hanno esasperato la degradazione delle pietre e dei marmi che la rivestono, fatto particolarmente preoccupante perché il loro spessore, esilissimo, di rado supera i 3 cm, ma anche degli apparati scultorei, delle pavimentazioni in opus sectile e tessellatum, degli stessi mosaici parietali”.
Il restauro delle decorazioni musive
Un altro significativo intervento di restauro sarà effettuato sulle decorazioni musive del pavimento dell’altare del Santissimo Sacramento, situato nel transetto sud della Basilica. Queste decorazioni avevano subito gravi danni a causa dell’usura del tempo e dell’acqua alta che si è verificata nel 2019.