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Visita Meloni a Caivano, imbarazzo per la chat di Fdi: "Dobbiamo portare gente ovunque"

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Fa discutere la visita di Giorgia Meloni a Caivano. Al centro delle critiche l'accoglienza che la premier ha ricevuto.

La premier Giorgia Meloni si è recata in visita istituzionale a Caivano, comune del napoletano dove nei giorni scorsi si è consumata la violenza sessuale ai danni di due giovanissime cugine. Tra gli appuntamenti fissati durante la giornata anche la visita all’istituto superiore Francesco Morano ed è stato proprio quest’ultimo momento legato che ha destato più di qualche sospetto, scatenando inevitabilmente polemiche.

Visita di Meloni a Caivano: polemiche dopo la chat di Fdi

La presidente del Consiglio era stata accolta fuori dalla scuola da una piccola folla di persone. Sarebbe stata infatti l’accoglienza, il cardine di una serie di messaggi che – secondo TgLa7 – sarebbero stati trasmessi da una personalità dirigenziale di Fratelli d’Italia. Questo è ciò che si legge dagli screenshot diffusi in rete: “Signori, giovedì mattina ci sarà il presidente Meloni a Caivano per il grave accaduto. L’appuntamento è per le 10 al Parco Verde presso la chiesa di S. Paolo Apostolo di Don Patriciello. Dobbiamo mobilitarci per portare persone, ma non con simboli di partito. Le persone devono sembrare persone qualunque che accolgano Giorgia festanti anche per bilanciare eventuali contestatori (lì sarà pieno di redditi di cittadinanza). Diamo queste indicazioni e non pensiamo di fare il codazzo dei politici e i selfie per noi”.

L’emittente ha tuttavia messo in guardia: “Ovviamente in questa forma di messaggio non dovete farlo circolare a livello di base perché altrimenti arriva ai giornalisti e sembra che Meloni si faccia organizzare la claque. Io ho scritto così a voi perché siete un livello apicale di dirigenza. Consiglio di fare la mobilitazione con chiamate dirette e organizzando macchine di fedelissimi e gente intelligente”.

La replica del coordinatore FdI Campania, Iannone: “Messaggio resa infedele di ciò che intendevo raccomandare”

Il senatore e coordinatore di Fratelli d’Italia in Campania ha tenuto a fare a una precisazione sul contenuto dei messaggi “incriminati”: “Quel messaggio è una resa infedele di ciò che intendevo raccomandare. Ciò che intendevo trasmettere a voce è: manteniamo un comportamento sobrio vista la circostanza tragica e non cadiamo nelle provocazioni. Inoltre, chi voleva venire non doveva portare simboli di partito. Si trattava di un fatto istituzionale e non partitico. Non ho interagito con nessun militante, se non con il mio accompagnatore d’auto”.