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Von der Leyen annuncia piano Ue contro il caro energia: “Stiamo lavorando a un intervento di emergenza”

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Ursula von der Leyen contro il caro energia: in conferenza stampa in Slovenia, ha svelato l’imminente arrivo di un piano Ue.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato che a breve verrà emanato un piano Ue per contrastare il caro energia.

Von der Leyen annuncia piano Ue per frenare il caro energia: “Stiamo lavorando a un intervento di emergenza”

In occasione della conferenza stampa organizzata al Forum strategico di Bled in Slovenia, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha anticipato un progetto per contrastare i rincari in campo energetico nel Vecchio Continente.

“I prezzi dell’elettricità alle stelle stanno ora mettendo in evidenza, per diversi motivi, i limiti del nostro attuale disegno del mercato elettrico che è stato sviluppato in circostanze completamente diverse e per scopi completamente diversi. Ecco perché ora stiamo lavorando a un intervento di emergenza e a una riforma strutturale del mercato dell’energia elettrica”, ha dichiarato la von der Leyen.

L’allarme dei Paesi Ue

Il tema del caro energia verrà affrontato dai ministri dell’Energia dell’Ue il prossimo 9 settembre a Praga. La difficoltà di resistere all’impennata dei prezzi sta mettendo in ginocchio non solo l’Italia ma anche gli altri Paesi dell’Ue. Mentre il Belgio sembra essere interessato alla proposta di un tetto al prezzo del gas come chiesto dall’Italia, la Francia ha annunciato di doversi preparare al razionamento. “Purtroppo dobbiamo prepararci al razionamento dell’elettricità alle imprese”, ha detto Elisabeth Borne, la premier francese, intervenendo al Congresso del Medef ossia la Confindustria d’Oltralpe.

Tra gli Stati che maggiormente si oppongono al cosiddetto “price cap”, intanto, ci sono la Germania e l’Olanda ma è possibile che Berlino stia cominciato ad avere ripensamenti a riguardo.

Von der Leyen sul disaccoppiamento di gas ed energia

Un’altra questione cruciale al vaglio dell’Ue, poi, è quello del disaccoppiamento delle energie rinnovabili dal prezzo del gas. A questo proposito, la presidente della Commissione europea ha dichiarato: “Abbiamo bisogno di un nuovo modello di mercato per l’elettricità che funzioni davvero e ci riporti in equilibrio”.

Ancora una volta, come già accaduto con la pandemia Covid, la crisi sta favorendo e accelerando l’integrazione europea spingendo verso il raggiungimento di un accordo comune.

La convinzione che sia necessaria una “riforma fondamentale” per disaccoppiare i due mercati è stata espressa anche dal ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck. L’Austria, invece, nota per essere un Paese liberale che difende il mercato libero, domenica 28 agosto si è schierata con gli interventisti. “Non dobbiamo permettere che Putin decida il prezzo dell’elettricità in Europa ogni giorno”, ha affermato il cancelliere austriaco Karl Nehammer dopo aver partecipato a una riunione di emergenza sui prezzi dell’energia. Il ministro dell’Energia del Belgio, Tinne Van der Straeten, ha scritto su Twitter che il mercato energetico europeo “sta fallendo e ha urgente bisogno di riforme”.