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Il voucher governativo per favorire la digitalizzazione delle imprese: come accedere con TIM?

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Con il voucher e Tim è possibile ottenere un piano adeguato in base alle proprie esigenze e bisogni.

Grazie a TIM, e agli altri provider riconosciuti dal MIMIT, chi possiede partita IVA può richiedere un contributo fondamentale per la digitalizzazione della propria impresa o della propria attività. Si fa riferimento al voucher governativo connettività, che richiede un doveroso approfondimento, per via della possibilità di risparmiare cifre importanti per l’upgrade della propria connessione al web, potenziando dunque la navigazione su Internet.

Il voucher governativo per la navigazione

Il voucher governativo per la connettività è un incentivo finanziario fornito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). L’obiettivo primario di tale contributo lo abbiamo anticipato poco sopra: favorire la digitalizzazione delle aziende, delle piccole e medie imprese, e delle attività dei liberi professionisti dotati di partita IVA.

Questo piano offre alle PMI l’opportunità di risparmiare sulla spesa per la connessione web, riducendo i costi dell’upgrade necessario per passare ad una velocità superiore. Oggi, infatti, la connessione ultraveloce è indispensabile per consentire alle aziende di mantenere intatta la propria competitività sui mercati internazionali.

Grazie a TIM, è possibile accedere a questo contributo, anche se bisognerà rispettare alcuni requisiti di base fissati dal MIMIT, che verranno approfonditi più avanti. Per prima cosa, però, bisogna sottolineare la possibilità di studiare il Voucher TIM Business direttamente sulla pagina della nota azienda di telecomunicazioni. Nello specifico, si potrà selezionare una delle offerte inerenti al voucher in questione.

Funzionamento e requisiti per il voucher connettività

Intanto si tratta di un contributo accessibile solo se si ha partita IVA, da liberi professionisti e imprese. Fra i requisiti da rispettare ce ne sono alcuni particolarmente importanti, e si tratta dei seguenti.

  • Iscrizione al registro delle imprese (se necessario)
  • Fatturato annuo non eccedente i 50 milioni di euro
  • Numero di dipendenti non superiore a 249

Tra l’altro, trattandosi di un upgrade della connessione, esistono dei requisiti da rispettare anche per quel che riguarda la velocità di navigazione da raggiungere. Il voucher A1, ovvero quello base, prevede una velocità minima di 30 Mbit al secondo e massima di 300 Mbit al secondo. In tal caso, il contributo corrisponde a 300 euro.

Il voucher A2, invece, prevede come sempre un contributo di 300 euro ma estende il range in una forbice compresa tra 300 Mbit al secondo e 1 Gbit al secondo. Infine, il voucher B eroga un contributo di 500 euro (velocità da 300 Mbit/s a 1 Gbit/s). Da sottolineare la possibilità di ottenere un contributo extra di ulteriori 500 euro per i costi di allaccio sostenuti da chi beneficerà del voucher.

C’è un altro elemento che deve essere chiarito: questo voucher è a tutti gli effetti uno sconto in fattura, dunque la cifra ottenuta con il contributo verrà detratta dal totale presentato dal provider. Per farsi un’idea dei costi, può essere utile visitare la pagina di TIM, dove vengono chiarite le cifre (comprensive dello sconto) in merito alle offerte con il voucher. Per fare un esempio pratico, il Suprema Business Voucher Fibra 10 Giga costa 15 euro per i primi 12 mesi invece di 74,90 euro.