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Zangrillo: "Un anno fa i pazienti Covid in ospedale erano il 50%, ora il 13%"

Alberto Zangrillo

Il professor Alberto Zangrillo ha spiegato che il numero dei pazienti Covid in ospedale è sceso al 13%, rispetto al 50% dello scorso anno.

Il professor Alberto Zangrillo, primario del reparto di rianimazione del San Raffaele di Milano, ha voluto sottolineare il cambiamento che c’è stato nel suo ospedale rispetto allo scorso anno. I pazienti Covid sono passati dal 50% al 13% di quest’anno.

Le parole di Zangrillo

Alberto Zangrillo, in un’intervista al Giornale, ha spiegato che i malati Covid-19 negli ospedali ad oggi sono il 13%, mentre lo scorso anno erano il 50%. Un numero molto inferiore rispetto all’anno passato, che fa ben sperare. I numeri riguardano il Pronto Soccorso dell’ospedale San Raffaele di Milano. “Siamo passati da una media del 50% di pazienti Covid della prima ondata al 30% di ottobre al 13% di febbraio-marzo 2021 quindi almeno 8 pazienti su 10 sono affetti da gravi patologie che nulla c’entrano con il virus” ha spiegato Zangrillo. Questi dati confermano la necessità di un’attenzione sempre più alta nei confronti di pazienti in ospedale per motivi diversi dal Covid. “La realtà di chi lavora in ospedale e deve occuparsi di tutti è completamente diversa da quella narrata quotidianamente ormai da più di un anno sui media purtroppo si continua a morire di cancro, di malattie cardiovascolari e di malattie neurologiche” ha aggiunto il professore.

Io ho sempre sostenuto che una società evoluta meriti messaggi chiari e responsabili la profilassi vaccinale è la priorità, giocare tutta la partita in ospedale equivale a giocare una partita di calcio 8 contro 11, il medico di base è fondamentale” ha spiegato Zangrillo. Per quanto riguarda le misure di contenimento adottate dal governo, il professore ha spiegato che bisogna puntare tutto sui vaccini, sulle cure tempestive e il senso di responsabilità, che sono le uniche armi che abbiamo per riuscire a convivere con il virus. “Così possiamo far rivivere il Paese, ce lo chiedono gli anziani abbandonati, i giovani angosciati e le famiglie distrutte dai debiti” ha concluso Zangrillo.