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Zona gialla in Italia entro 2 settimane: l'ipotesi di Speranza se i contagi continuano ad aumentare

Roberto Speranza

In Italia, entro una o due settimane, potrebbe tornare la zona gialla. L'ipotesi di Roberto Speranza se i contagi continuano ad aumentare per la variante.

In Italia, entro una o due settimane, potrebbe tornare la zona gialla. L’ipotesi di Roberto Speranza se i contagi continuano ad aumentare per la variante Delta. Il ministro e il premier Mario Draghi sono sulla stessa linea e pensano a nuove strette.

Zona gialla in Italia: l’ipotesi di Roberto Speranza

Roberto Speranza è tornato a parlare di nuove strette a causa dell’aumento di contagi dovuto alla variante Delta. Il ministro della Salute e il premier Mario Draghi stanno osservando il Regno Unito, dove i casi nella giornata del 13 luglio sono stati 36mila, con 50 decessi, nonostante la maggior parte delle persone sia vaccinata. La preoccupazione dell’Italia è la lentezza della somministrazione dei vaccini, soprattutto perché molte persone sono ancora molto scettiche. Come riportato da La Stampa, quasi 9 milioni di italiani con un’età superiore ai 50 anni non è stato coperto con due dosi. Di questi 3 milioni e 860 mila persone hanno effettuato la prima dose, per cui sono meno esposti al pericolo dei ricoveri. I restanti 5 milioni e 100 mila italiani non sono coperti.

Zona gialla in Italia: seguire la decisione francese

L’Italia sembra pronta a seguire la linea francese. Emmanuel Macron ha deciso di rendere obbligatorio il green pass anche per accedere a servizi come bar, ristoranti e centri commerciali. Il nostro Paese è pronto ad agire, anche con nuovi cambi di colore per le Regioni. L’idea di Roberto Speranza è molto semplice e segue la linea che aveva scelto nei mesi scorsi. Il ministro è pronto a stabilire nuove zone gialle in mezza Italia, a causa dell’aumento dei nuovi positivi. Questo porterebbe ad indossare nuovamente le mascherine all’aperto, a dire addio alle cene nei ristoranti al chiuso e ritornare ai numeri limitati ai tavoli all’aperto. Un passo indietro che potrebbe essere devastante per la popolazione.

Zona gialla in Italia: le Regioni sono contrarie

Le Regioni stanno dimostrando di essere contrarie alla decisione del ministro Roberto Speranza. Chiedono che per entrare in zona gialla non basti superare i 50 casi settimanali ogni 100mila abitanti, ma che occorra avere più del 20% dei letti occupati in terapia intensiva e del 30% nei reparti di medicina. La richiesta delle Regioni, però, sembra essere totalmente ignorata da Speranza, che non è disposto a fare passi indietro e ad andare incontro ai governatori, neanche durante l’estate.