> > Zuckerberg: Facebook non oscura negazionisti dell'Olocausto

Zuckerberg: Facebook non oscura negazionisti dell'Olocausto

Facebook

Zuckerberg spiega come Facebook combatterà le fake news. I post di chi nega l'Olocausto non saranno cancellati ma non appariranno nelle News Feed.

Mark Zuckerberg spiega la nuova strategia di Facebook per arginare il fenomeno delle fake news, ma l’esempio sui negazionisti dell’Olocausto gli causa non poche polemiche. Il fondatore del popolare social network, infatti, spiega che la piattaforma non deve eliminare i contenuti solo perché offensivi ma limitarne la distribuzione sulla News Feed. In altre parole, Facebook deciderà in maniera arbitraria quali post avranno o meno maggior successo, in base allo schieramento politico e culturale del momento.

Facebook: no censura dei negazionisti

Sempre più spesso gli Stati demandano alle multinazionali del web il compito di decidere cosa sia giusto o sbagliato pubblicare. Capita quindi che Facebook censuri per esempio la foto simbolo della bimba vietnamita che corre nuda, piangendo, bruciata dalle bombe al Napalm sganciate dagli Stati Uniti ma non i post che negano l’Olocausto. Quale sia il parametro di queste scelte non è dato saperlo, e ciò rende la piattaforma di Mark Zuckerberg ancor più inquietante.

In una intervista a Recode.net, infatti, Zuckerberg specifica infatti: “Sono ebreo, e (su Facebook, ndr) ci sono gruppi di persone che negano che l’Olocausto sia mai successo. Lo trovo profondamente offensivo. Ma alla fine della giornata, non credo che la nostra piattaforma dovrebbe eliminare questi contenuti perché penso che le persone sbagliano. E alcune di loro non lo fanno intenzionalmente”.

Il fondatore del popolare social network spiega quindi quale dovrebbe essere la politica di Facebook riguardo a tali contenuti: “Okay, hai la tua pagina, e se non stai cercando di organizzare danni a qualcuno o di attaccare qualc’altro, allora puoi pubblicare quel contenuto sulla tua pagina, anche se la gente potrebbe non essere d’accordo con esso o trovarlo offensivo”. Peccato però che nel maggio scorso Facebook abbia oscurato per esempio la pagina di Sentinelle in Piedi, colpevoli unicamente di aver espresso con forza la loro contrarietà alla pratica dell’aborto. Zuckerberg annuncia comunque che anche se i contenuti borderline non verranno cancellati, questi difficilmente verranno “ampiamente distribuiti nelle News Feed“. Come a dire, il Grande Fratello ti osserva e, in qualche maniera, ti rende inoffensivo.

Zuckerberg replica

Dopo le non poche polemiche sollevate dalle parole di Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook è stato costretto a precisare il suo pensiero. “C’è una cosa che voglio chiarire” scrive il Ceo del social network in una nota a Recode.net. “Personalmente ritengo che la negazione dell’Olocausto sia profondamente offensiva e non ho assolutamente intenzione di difendere l’intento delle persone che negano” questo sterminio, chiarisce.

“Il nostro obiettivo con le fake news non è però quello di impedire a qualcuno di dire qualcosa di falso, ma di impedire che notizie false e la disinformazione si diffondano tra i nostri servizi” puntualizza quindi Zuckerberg.

“Se qualcosa si sta diffondendo ed è valutato falso dai nostri controllori, la sua distribuzione nelle News Feed verrebbe limitata. E, naturalmente, se un post difendere la violenza o l’odio contro un particolare gruppo, verrebbe rimossa” precisa. “Questo tipo di soluzione è molto impegnativa, ma credo che spesso il modo migliore per combattere le parole d’odio e offensive sia quello di parlare bene” conclude quindi Zuckerberg. O meglio ancora, di far credere che ci siano solo “parole buone”.