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Afghanistan e Pakistan: valanghe uccidono più di 100 persone

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Neve e ghiaccio tra Pakistan e Afghanistan: valanghe e freddo uccidono più di cento persone e mettono in ginocchio la regione. Chiuso l'aeroporto di Kabul Freddo neve e ghiaccio hanno colpito in questi giorni le regioni al confine tra Pakistan e Afghanistan, provocando danni, disagi e morti. Il b...

Neve e ghiaccio tra Pakistan e Afghanistan: valanghe e freddo uccidono più di cento persone e mettono in ginocchio la regione. Chiuso l’aeroporto di Kabul

Freddo neve e ghiaccio hanno colpito in questi giorni le regioni al confine tra Pakistan e Afghanistan, provocando danni, disagi e morti. Il bilancio delle vittime sarebbe ancora incerto, ma il numero si aggira intorno ai 100 decessi, causati per lo più da diverse valanghe. Tra le vittime, 16 hanno trovato la morte in una slavina a nord di Kabul, mente 13 sarebbero state sepolte dalla neve nel nord del Pakistan. In certi casi le valanghe sono arrivate a coprire interi villaggi: nel Nuristan, provincia afghana al confine con il Pakistan, 50 persone sarebbero state sommerse dalla neve.

La situazione rimane critica a causa del prosieguo delle avverse condizioni climatiche. L’emergenza ha condotto all’intervento di polizia ed esercito, al fine di soccorrere la popolazione in difficoltà. Rimane comunque difficoltoso l’accesso alle zone più remote dei due paesi, alcune delle quali isolate da giorni.

Il maltempo ha inoltre provocato danni e disagi alle infrastrutture e alle vie di comunicazione: chiuso il Salang Pass; le forze militari sono impegnate in un’operazione di intervento per l’assistenza a 250 automobilisti rimasti bloccati in una bufera tra Kabul e Kandahar, mentre l’aeroporto della capitale afghana rimane chiuso per il ghiaccio e la neve presenti sulle piste d’atterraggio.

Dalle parole di un portavoce del ministero dei disastri naturali si comprende la gravità della situazione. Secondo le autorità infatti, il bilancio delle vittime sarebbe purtroppo destinato a salire. Anche i talebani, da quanto emerge da alcune fonti, sarebbero impegnati in operazioni di soccorso ai civili.