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Alessandria, il cimitero dei treni

Alessandria

Nel tempo si è accumulato nella stazione di Alessandria – il più grande scalo d’Italia dopo quello di Bologna -, un centinaio di vagoni inutilizzati o inutilizzabili, in quanto vecchi e magari rotti o bruciati in qualche disastro ferroviario. Formano treni Intercity e Regionali di Trenitalia e...

Nel tempo si è accumulato nella stazione di Alessandria – il più grande scalo d’Italia dopo quello di Bologna -, un centinaio di vagoni inutilizzati o inutilizzabili, in quanto vecchi e magari rotti o bruciati in qualche disastro ferroviario. Formano treni Intercity e Regionali di Trenitalia e di Trenord, soprattutto provenienti da Torino. Il luogo in cui si trovano, diventato di fatto un cimitero per i treni, avrebbe dovuto diventare un grande snodo di smistamento merci con i porti di Genova e Savona su progetto della Fondazione Slala per la logistica dei trasporti nel Nord- Ovest del Paese, ma poi non se ne è fatto nulla. Dalle Ferrovie avevano fatto sapere che comunque, quella era per i treni una sistemazione provvisoria in attesa della loro demolizione, ma tale comunicazione risale al 2015. Intanto vengono effettuati controlli periodici sulla sicurezza di quest’area, in merito alla quale, sempre le Ferrovie, hanno tuttavia rassicurato la cittadinanza sul fatto che quei vagoni dismessi, non comportino rischi legati all’amianto. Soprattutto durante l’inverno si cerca anche di preservare il deposito da clochard e profughi, che già vi hanno periodicamente trovato rifugio: lo si vede dal ritrovamento di impronte sul terreno, di materassi, stracci, cocci di bottiglia, ciabatte e sigarette abbandonati e vetri rotti delle carrozze, le quali sono state perfettamente chiuse, ma non è servito a molto. Di tale situazione di degrado aveva parlato anche “Striscia la Notizia”.

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