valeria ceci Puro, alto e irraggiungibile. Ma anche insoddisfatto e disperato.L’amore platonico è stato definito in molti modi. Ecco a voi le citazioni famose più belle.
Travagliato, irraggiungibile e per questo sempre forte e desiderato. L’amore platonico è stato cantato e descritto da molti. Ne hanno cercato la definizione, è stato elevato a sentimento sublime e puro e condannato a sofferenza eterna dell’anima. Qualsiasi sia stato il giudizio sull’amore platonico nei secoli, ancora oggi non si riesce a resistere al suo fascino. Lo si può considerare vero amore? Dove risiede la sua forza? A rispondere a queste domande ci pensano gli aforismi e le citazioni di poeti e scrittori famosi. Di letterati e filosofi che nei secoli hanno tentato di dare una risposta alla forma di amore meno terrena che ci sia. Secondo Platone “amante del tutto indegno, volgare, è colui che ama più il corpo che l’animo, poiché costui infatti non è costante, preso com’è da cosa che non dura”. Questa è l’essenza dell’amore platonico secondo il filosofo che per antonomasia lo rappresenta.
Per Platone il vero amore, quello costante nel tempo è proprio l’amore platonico, quello che si rivolge all’animo più che al corpo. La forza di questo amore è tale che secondo Thomas Bernhardt “il primo bacio non viene baciato dalle labbra bensì dagli occhi.” Per molti l’amore platonico è sofferenza, come per Mikhail Lermontov secondo cui “l’amore platonico è il più travagliato”. In realtà in esso è tutto puro. Per usare le parole di Lev Tolstoj nel famoso romanzo Anna Karenina, “per l’amore platonico non può esservi dramma perché in un amore simile tutto è chiaro, puro”. Molti però lo hanno condannato. André Prévot scrive “’amore platonico è un vulcano inattivo”; per Alessandro Morandotti “l’amore nutrito di solo spirito è destinato a deperire, poi a perire”. Ancora più caustico è Ambrose Bierce “amore platonico. Nome demenziale per la reciproca attrazione fra un’impotenza e una frigidità.”
Chi lo esalta e chi lo condanna. Tutti e nessuno hanno ragione. Ma in fondo, come direbbe Roberto Gervaso “l’amore platonico ha questo di bello: non si ha, poi, la scocciatura di rivestirsi.”
