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BOVINO

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Continuiamo oggi il nostro viaggio attraverso l'italia e i suoi borghi più belli. Siamo a Bovino ("bue" nell'antica lingua osca), in Puglia al confine con la Campania. La sua edificazione risale al 323 a.C. Viene più volte distrutta e ricostruita nel corso nel Medioevo. Chi lascerà l'impronta pi...

bovinoContinuiamo oggi il nostro viaggio attraverso l’italia e i suoi borghi più belli. Siamo a Bovino (“bue” nell’antica lingua osca), in Puglia al confine con la Campania. La sua edificazione risale al 323 a.C. Viene più volte distrutta e ricostruita nel corso nel Medioevo. Chi lascerà l’impronta più feconda è Don Giovanni De Guevara, nobile di Spagna e duca di Bovino.

Bovino è il borgo del “Faugne”, un vento che spira improvviso, porta il broncio, ma ha una virtù: è il vento profumiere. Prima di arrivare al paese, infatti, raccoglie il rosmarino, la menta, l’origano e il timo e li mescola al lontano sentore di mare.

Bovino è stata restaurata più volte, preservando però gli elementi architettonici più caratterizzanti, come la bellissima pavimentazione in acciottolato di fiume. Se si contano tutti i portali in pietra nel borgo antico, si può arrivare fino a ottocento. Palazzetti nobiliari, volte a botte in mattoncini, casette bianche e scalinate ripide, ben sette chiese tra cui la cattedrale in stile gotico, la campagna… tutto ciò contribuisce a creare un quadro davvero suggestivo.

Ogni 29 agosto si celebra la “cavalcata storica” in memoria della discesa medievale a Valleverde di uomini e cavalli per sancire la pace con la Chiesa. In questa giornata si rende omaggio alla Madonna di Valleverde.

Tra i piatti tradizionali, oltre alle immancabili orecchiette, sono da annoverare i fusilli con sugo di pomodoro fresco e ricotta grattugiata e il delizioso agnello a “cutturiello”, cioè cucinato in una pentola di coccio.

Siamo a contatto con un’Italia dimenticata, dove tutto è fatto rigorosamente in casa, i piatti tipici, i dolci, i biscotti con le mandorle, la lavorazione del ferro e della pietra, i ricami. Dimenticata, ma assolutamente da riscoprire.