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Chirurgo torna a lavorare in sedia a rotelle dopo incidente: ecco le foto

Chirurgo torna a lavorare in sedia a rotelle dopo incidente: ecco le foto

Il chirurgo Marco Dolfin non si è arreso alla sedia a rotelle. Sono stati la tenacia e il grande amore per il suo lavoro a farlo ritornare a operare. Lui è Marco Dolfin, 34 anni e medico-chirurgo all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino nel reparto di chirurgia ortopedica. Lo hanno da sempre c...

Il chirurgo Marco Dolfin non si è arreso alla sedia a rotelle. Sono stati la tenacia e il grande amore per il suo lavoro a farlo ritornare a operare.

Lui è Marco Dolfin, 34 anni e medico-chirurgo all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino nel reparto di chirurgia ortopedica. Lo hanno da sempre contraddistinto una grande passione per il lavoro, una dedizione e una tenacia degne di ammirazione. La stessa tenacia che lo ha fatto riemergere dopo un brutto incidente stradale di cinque anni fa. Da quel momento, il dottor Dolfin è costretto su una sedia a rotelle. Ma la reazione che lo ha risollevato ha sorpreso tutti, colleghi e familiari. Perchè, nonostante il suo carattere forte, nessuno si sarebbe mai aspettato una forza di volontà tanto determinata ed energica come quella che lui ha avuto nel momento in cui l’iniziale gravità della situazione è scomparsa. Erano tutti pronti a una sua presa di coscienza consapevole ma comunque drammatica e paralizzante. Anche da un punto di vista morale.

L’incidente lo ha privato della sensibilità di bacino e gambe. Ma non non gli ha impedito di recuperare il pieno equilibrio della sua parte superiore. Da qui, la ripresa. Da qui, la convinzione e la certezza di potercela fare. Perchè non tutto era davvero perduto. Marco Dolfin aveva un solo obiettivo: tornare a lavorare. Tornare a fare il medico. Tornare ad aiutare chi ne aveva bisogno. E, giorno dopo giorno, il suo obiettivo sta prendendo forma, sotto gli sguardi di chi temeva che la sua vita fosse per sempre costretta entro limiti che lo avrebbero spento.

Il dottor Dolfin è quindi pronto a ritornare in sala operatoria. E se ora è in grado di farlo è anche grazie al sostegno di sua moglie, fondamentale per la sua completa ripresa. Ora, Marco può operare come prima e come se nulla fosse accauto. Lo agevola una particolare carrozzina che gli consente di restare in piedi durante gli interventi. I primi risultati positivi conseguiti sono stati il benvenuto ufficiale del suo ritorno nel team dell’ospedale. Ma non è tutto. Si dice che cosa non ti uccide ti fortifica. Il chirurgo Marco Dolfin, proprio grazie all’esperienza vissuta, ha sviluppato una maggiore empatia con i pazienti ai quali ora è molto più vicino di prima.