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Lago di Braies: un'escursione tra le Dolomiti

Braies

Chi volesse godersi una passeggiata alla portata di chiunque, ma di grande effetto paesaggistico, può andare al Lago di Braies, in provincia di Bolzano

Il Lago di Braies, già famoso tra i frequentatori delle Dolomiti, è diventato celebre anche per gli appassionati di Rai Fiction, grazie alla serie A un passo dal cielo. La fiction ha sempre avuto un occhio di riguardo per la valorizzazione delle bellezze naturali dei luoghi dove vengono girate le scene. Il risultato è che in molti si stanno chiedendo se non sia il caso di visitarli.

La risposta che vi consigliamo noi è sì, da ogni punto di vista. Attorno al Lago di Braies, in particolare, si può fare un’escursione davvero alla portata di chiunque. Non fatevi ingannare, però. Il fatto che non sia eccessivamente difficile, non significa che sia meno bella.

A proposito dell’origine del lago c’è una leggenda. Pare che nella valle, la vallata di Braies, in tempi molto lontani vivesse un popolo di selvaggi, che tenevano solo all’oro che custodivano. Un giorno apparve nella valle un popolo di allevatori. All’inizio i rapporti tra i due popoli furono amichevoli. Gli indigeni regalarono oggetti d’oro agli allevatori, ma questo purtroppo li rese avidi. Gli allevatori iniziarono a rubare l’oro dei locali e questi, per impedirglielo, crearono un ostacolo naturale. Fecero sgorgare alcune sorgenti d’acqua che, confluendo a valle, crearono il Lago di Braies.

Secondo un’altra leggenda invece, grazie a una piccola imbarcazione, è possibile raggiungere il regno segreto dei Fanes, uscendo dalla porta di roccia che ha dato il nome ladino “Sass dla Porta”, cioè “Monte della Porta”, alla Croda del Becco.

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Il Lago di Braies, la “perla dei laghi dolomitici“, si trova ai piedi della parete rocciosa della Croda del Becco, nel parco naturale Fanes – Sennes e Braies. Questo specchio d’acqua è particolarmente suggestivo, oltre che per essere circondato su tre lati da cime dolomitiche, anche per il colore delle sue acque con sfumature dal blu intenso al verde smeraldo.

Per gli escursionisti più esperti è un classico punto di partenza per raggiungere diverse vette. Da lì parte, per esempio, l’Alta Via delle Dolomiti 1, detta “la classica”. Naturalmente tutto ciò vale anche gli appassionati di mountain bike.

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Il lago si raggiunge facilmente con la macchina, che poi si può lasciare nel parcheggio del hotel Pragser Wildsee (a pagamento nella stagione turistica).

Subito vi accoglie uno spettacolo stupendo. Da una palafitta sopra le acque del lago si possono affittare barche a remi. Il piacere e il relax di remare nel lago è insostituibile. Chi ne avrà il coraggio potrà anche tuffarsi nelle gelide acque del lago!

La passeggiata che si può fare intorno al lago è lunga in totale quattro chilometri e dovrebbe durare un’ora – un’ora e mezza. Il percorso sulla sponda occidentale è largo e in piano e sulla sponda orientale è più ripido e stretto, con alcune scalinate. Si possono vedere famiglie che però non si lasciano fermare da questi ostacoli e fanno l’intero giro del lago con passeggini e cani al guinzaglio.

Lungo il percorso troverete diverse zone di sosta, tavoli e aree pic-nic. Il consiglio è di portarsi il pranzo al sacco e andare a pranzare in riva al lago, godendosi lo spettacolo naturale davanti ai propri occhi.

Finito il tratto più impegnativo, dopo esservi lasciati alle spalle le spiagge, quando il sentiero diventa di nuovo largo, ricordatevi di voltarvi a guardare indietro. Vedrete il percorso appena fatto, scavato nella roccia, e sarà impressionante.

Un’ultima nota per chi volesse visitarlo in inverno. Alcuni tratti del sentiero risultano spesso chiusi nel periodo invernale, perciò informatevi sulle sue condizioni prima di partire. Di solito è comunque possibile fare un’escursione intorno al lago, visto che la sua superficie è ben solidamente ghiacciata.